Ieri mattina i carabinieri si sono recati nella sede della giunta regionale del Molise e hanno prelevato una serie di documenti nonché tutta la documentazione relativa al progetto “Larino centro Covid” presentato lo scorso 16 giugno dal commissario Angelo Giustini al ministero della salute.
Le indagini fanno seguito all’esposto denuncia presentato dall’avvocato Vincenzo Iacovino per conto del comitato:verità è dignità” costituito dai familiari dei deceduti per Covid.
Come è noto il progetto di Giustini, condiviso da 118 sindaci e dal consiglio regionale, incontrò la netta opposizione di Toma, Florenzano, Scafarto, Lolita Gallo e della sub commissaria Ida Grossi.
Costoro presentarono in alternativa il progetto “Cardarelli Hub Covid”.
La scellerata proposta, seppur modificata, venne approvata dal ministero dopo aver esercitato indebite pressioni sul commissario Giustini per fargli ritirare il progetto sul Vietri.
Oggi paghiamo tutti le conseguenze di quella scelta catastrofica con il Cardarelli (unico Hub regionale ) impraticabile, di fatto, per i pazienti cronici.
È di questi giorni, infatti, il gigantesco cluster scoppiato nei reparti di Chirurgia/medicina del nosocomio, cluster sottovalutato da Florenzano il quale mente sapendo di mentire e continua a raccontare menzogne ai molisani.
Per altro stamattina sono risultati positivi altri due pazienti ricoverati in chirurgia mentre la opportuna richiesta del primario Giuseppe Cecere di chiudere il reparto fino ad ora non ha trovato riscontro da parte dei vertici dell’Asrem .
Dunque i responsabili del disastro sanitario cominciano a tremare e la parola passa ora alla magistratura che farà il suo corso per punire tutti coloro che hanno determinato la drammatica situazione in atto.
“Invito i familiari delle vittime e coloro i quali non hanno potuto usufruire del diritto alla salute di denunciare i fatti alle procure.
ABBIATE FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA” esorta l’avvocato Iacovino.