Manuela Petrangeli è l’ennesima vittima di femminicidio di quest’anno per mano del proprio partner. A toglierle la vita a colpi di fucile è stato l’ex fidanzato Gianluca Molinaro.
Dalle ricostruzioni sappiamo che il 4 luglio 2024, la 50enne, fisioterapista e madre di un bambino di 9 anni, avuto con lo stesso Molinaro, stava recuperando la sua auto, finito il turno di lavoro, presso la casa di cura Villa Sandra, quando lungo la strada è spuntata di colpo l’automobile di Gianluca Molinaro. A quel punto l’individuo le ha sparato due colpi di fucile ed è sfrecciato via, senza neanche voltarsi indietro.
Seguici:https://whatsapp.com/channel/0029Va98j39A2pLCrvzsr50C
Erano passati 4 anni da quando Manuela aveva trovato la forza di porre fine a quella relazione malata. Sfortunatamente è emerso che da quel momento in poi l’uomo avrebbe iniziato a perseguitarla e minacciarla.
“Io non sapevo nulla altrimenti sarei andata lì a dirgli che mia figlia non la doveva toccare neanche con un fiore” – queste le ultime dichiarazioni traboccanti di dolore della mamma di Manuela.
Manuela confidava spesso alle sue amiche e alla cognata Fabiana tutti i timori che aveva nei confronti dell’uomo che non smetteva di tormentarla: “Lui le aveva tolto la voglia di vivere, spesso Manuela si svegliava la mattina e piangeva perché magari lui la sera prima l’aveva insultata fino a notte fonda. Non poteva più socializzare, non era libera di andare ad una cena senza la paura della sua reazione”. Inutili , inoltre, sembravano tutti gli sforzi da parte delle amiche, nel sentivo di convincere Manuela a denunciare il suo persecutore, ma la paura per la sua incolumità e di quella del figlio, ha avuto la meglio: “Ci inoltrava i messaggi che lui le mandava e allora noi provavamo ad insistere ma lei non ce la faceva, aveva troppo timore per lei e per il figlio”.
Fonte:Fanpage.it