Il nuovo anno inizia con una notizia non entusiasmante per gli italiani: dal 1º gennaio 2024, infatti, i costi del transito al casello autostradale aumenteranno del 2,3%.
Lo afferma anche una nota della Presidenza del Consiglio. “Nelle more degli aggiornamenti convenzionali, le tariffe autostradali sono incrementate nella misura del 2,3%, corrispondente all’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024. Gli adeguamenti rispetto a tali incrementi tariffari, in difetto o in eccesso, sono definiti con l’aggiornamento dei PEF (Piani Economico-Finanziari)”. L’aumento dei costi ai caselli tiene conto di varie manovre programmate a titolo di investimenti o di altri parametri.
In realtà, però, eravamo già abituati a questo tipo di aumenti di prezzo. Infatti, fino al 2018, gli aumenti dei pedaggi autostradali erano pressoché automatici. È stato solo dopo il drammatico crollo del Ponte Morandi che il continuo aumento è stato annullato, fino ad arrivare al 2022. È stato poi a partire dall’anno scorso che il nostro Governo ha deciso di far ritornare questi rialzi ai prezzi autostradali.
Il 50% della nostra rete autostradale è gestita da Autostrade per l’Italia, che nel 2024 ha dichiarato di voler investire circa 1,4 miliardi di euro. Questi investimenti dovrebbero riguardare lavori di ammodernamento delle gallerie e della viabilità in generale. Inoltre, questo investimento, rientra in un piano decennale da 21,5 miliardi totali per rimodernare tutta la rete. Altra società che gestisce la rete autostradale italiana è il gruppo ASTM (Gavio), azienda concessionaria della A4 Torino-Milano, oppure della A6 Torino-Savona.
Fonte: tgcom24