Alcuni attivisti Pro-Palestina in viaggio verso la Tunisia sono stati bloccati dalle forze dell’ordine all’aeroporto del Cairo, in Egitto.
Gli attivisti sono stati fermati subito dopo l’arrivo nella capitale egiziana dalle forze dell’ordine. Il gruppo, formato da decine di persone giunte dalle più svariate parti d’Europa, era diretto in Tunisia, dove sta per avere inizio una parata di solidarietà per le vittime a Gaza e per fare pressioni affinché il governo israeliano riapra i corridoi umanitari. La manifestazione si chiama ‘Global March to Gaza’ e raggiungerà il valico di Rafah.
La testimonianza dell’accaduto ci è giunta proprio grazie a due nostri connazionali che fanno parte del gruppo: Andrea Usala e Vittoria Antonioli Arduini, 22 e 25 anni, due studenti della Scuola Holden di Torino. Attraverso una diretta Instagram il ragazzo ha ripreso la situazione, mostrando il gruppo bloccato all’aeroporto. “Non ci fanno andare al bagno e non ci fanno mangiare”, questo quanto riferito dallo studente.
“Ci sono con noi algerini, francesi, tedeschi, inglesi. Sta arrivando un sacco di gente, poi ci dovremmo riunire in un altro luogo”, ha continuato lo studente.
A quanto sembra, gli attivisti dovranno essere rimpatriati nei rispettivi paesi d’origine. Molti però, come riferisce l’organizzazione della Global March, hanno deciso di restare in aeroporto e non salire sui voli di rimpatrio.
Sulla situazione si è espresso anche il Minsitro degli Esteri, Antonio Tajani: “C’è un funzionario dell’ambasciata e un team del consolato per assistere tutti gli italiani che sono là e interloquire con le autorità locali quindi seguiamo minuto per minuto con la nostra ambasciata e il nostro consolato la situazione”.
Fonte: la repubblica, Sky tg24
