Con l’avanzare della variante Delta del Coronavirus, il Consiglio dei ministri annuncia che saranno presi dei provvedimenti che riguarderanno i
nuovi parametri per individuare i colori delle Regioni, l’utilizzo del Green pass per accedere a eventi ed effettuare spostamenti, ma anche la
definizione di un piano per la riapertura delle scuole a settembre. Temi delicati, sui cui la maggioranza capeggiata da Mario Draghi si trova
sempre più in disaccordo. Prima di varare nuovi provvedimenti, l’esecutivo dovrà decidere se prorogare lo stato d’emergenza in
scadenza il 31 luglio: con buona probabilità la misura sarà estesa fino alla fine di ottobre, in attesa della fine della campagna vaccinale.
Al momento, in Italia i cittadini con più di 12 anni ad aver concluso il ciclo di somministrazioni sono 27,3 milioni, oltre il 50% del totale. Anche il sistema
di suddivisione delle Regioni per colori subirà quasi certamente una modifica: a pesare nella valutazione delle fasce di rischio non saranno più
il numero dei contagi, ma le ospedalizzazioni. Per entrare in zona gialla, i posti letto occupati in terapia intensiva dovranno essere più del 5%
del totale e quelli nei reparti ordinari il 10%. “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione – ha anticipato il ministro Speranza – è
ragionevole dare maggior peso al tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”. La misura che più di tutti sembra creare divisione
all’interno della maggioranza è quella relativa all’uso del Green pass. Dovrebbe essere confermato il rilascio del certificato verde solo dopo la
seconda dose di vaccino (ad eccezione della somministrazione monodose), mentre non c’è ancora un accordo sugli scenari. Mentre il Pd si dice
favorevole ad un uso esteso del certificato, la Lega si oppone: “Per andare a San Siro con 50mila persone il Green pass ha senso, ma sui treni
pendolari o per mangiare una pizza assolutamente no”, ha commentato il leader del Carroccio Matteo Salvini, auspicando “il modello tedesco: niente
pass, ma buon senso, educazione e regole”. Una linea, quella di aprire le grandi manifestazioni solo ai vaccinati con due dosi, condivisa anche dal
coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani: “Sono assolutamente d’accordo sull’uso dell’Green pass per gli eventi dove ci sono molte persone”.
Altro tema centrale che mercoledì verrà affrontato in Cdm è il rientro a scuola e la possibilità di obbligare gli insegnanti a vaccinarsi per garantire
lezioni in presenza. Sulla necessità di tornare fra i banchi di scuola, anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha sottolineato tra le priorità del
governo quella di “riprendere l’anno scolastico in presenza, perché non possiamo più permetterci di far perdere ai ragazzi ulteriore tempo
nella loro formazione”. Una mozione fortemente osteggiata dalla Lega, ma come ribadito dal ministro dell’Istruzione Bianchi, “la decisione andrà presa dall’interno collegio”.