Associazione Aziende Storiche Familiari Italiane I Centenari

17 Novembre 2025 - 20:24

Associazione Aziende Storiche Familiari Italiane I Centenari

L’associazione I Centenari cresce:

valorizzare le radici familiari delle aziende e tutelare gli antichi mestieri

 

Da oltre vent’anni l’Associazione I Centenari valorizza in tutta Italia le aziende familiari storiche e d’eccellenza. Oggi il sodalizio si arricchisce di quattro nuovi membri, che hanno superato la rigorosa valutazione del Comitato Direttivo incaricato di verificare, attraverso documentazione originale, la data di fondazione e la continuità gestionale in ambito familiare.

Sono imprese che da più di un secolo custodiscono e rinnovano i valori, la tradizione e lo spirito imprenditoriale delle famiglie che le hanno create e condotte fino a oggi.

Si tratta di Di Mauro Officine Grafiche S.p.A. (dal 1895, Cava dei Tirreni – Salerno) De Simone Fratelli dal 1855, Torre del Greco – Napoli)  Nappa Gioielli (dal 1920 – Napoli) e la Legatoria d’Arte e Restauro Rosario Niola (dal 1900 – Napoli), quattro nomi di grande rilevanza storica, ognuno nel proprio settore.

Di Mauro Officine Grafiche, specialista nel flexible packaging, nasce come spin-off della Emilio Di Mauro fondata nel 1895.

La famiglia Di Mauro celebra 130 anni di attività imprenditoriale, il fondatore avviò una piccola tipografia e le successive generazioni, restando fedeli al mondo della stampa, hanno saputo evolversi anticipando i cambiamenti del mercato. La gestione è da sempre guidata da solidi valori e genera benessere non solo per gli azionisti ma anche per i lavoratori e per il territorio. Questo impegno si riflette oggi nella scelta della forma giuridica di Società Benefit. La Di Mauro flexible packaging è un Gruppo con tre stabilimenti a Cava de’ Tirreni, uno a Milano e uno a Reggio Emilia, guidata dalla quarta generazione, l’AD è Velleda Virno.

La famiglia si impegna a favorire l’ingresso responsabile in azienda della quinta generazione ed a proseguire con l’inserimento di manager esterni.

Operando nel settore degli imballaggi, Di Mauro ha l’opportunità di sviluppare soluzioni sostenibili e riciclabili, capaci di proteggere i prodotti da imballare e DI RIDURRE al minimo l’impatto ambientale.

La storia della famiglia e dell’Azienda De Simone inizia a Torre del Greco, nel 1855, da generazioni dedita alla selezione accurata di materie prime naturali di alta qualità quali coralli, perle, cammei e gioielleria. Dagli storici uffici aperti nel 1910 a New York e nel 1920 a Londra, oggi l’azienda continua la sua naturale vocazione internazionale attraverso la partecipazione alle più importanti fiere in Italia ed all’estero.

L’Azienda, guidata dai fratelli Michele, Massimo e Fiammetta, ha un’impronta precisa: esprimere un concetto nuovo, creando pezzi unici dove sapientemente convivono tradizione e design contemporaneo.

Oggi come ieri, l’azienda De Simone Fratelli è sinonimo di raffinatezza ed eleganza, espressione dell’alto artigianato di qualità Made in Italy.

Nappa Gioielli nasce a Napoli nel 1920, quando il giovane orafo Michele Nappa apre il suo primo negozio nel cuore del centro storico. Con lui inizia una storia familiare che attraversa quattro generazioni, restando sempre fedele agli stessi valori: cura, autenticità, rispetto per il mestiere e un’idea di bellezza che non segue le mode ma le anticipa. Negli anni ’70 l’attività si trasferisce in via

Gaetano Filangieri, dove la famiglia continua a crescere insieme al suo pubblico, trasformando la Boutique in un punto di riferimento cittadino. La guida è oggi nelle mani della nuova generazione, tutta al femminile. Marina, Camilla ed Alessandra Nappa hanno saputo portare avanti il nome di famiglia unendo la loro eredità artigianale ad una visione contemporanea tutto questo si affianca una piccola produzione interna che custodisce e rafforza il legame con le origini.

Fondata a Napoli nel 1900 da Francesco Niola, l’azienda vanta una lunga e consolidata esperienza artigianale nel settore della conservazione dei Beni Culturali. Da oltre un secolo, si dedica con passione alla tutela del patrimonio storico, con un approccio che coniuga tradizione e innovazione.

Il punto di forza dell’azienda è sempre stato l’innovazione tecnologica, con la realizzazione di numerosi interventi di digitalizzazione e conservazione, utilizzando attrezzature all’avanguardia.

La vocazione internazionale della Ditta Niola si esprime attraverso la partecipazione attiva a fiere e seminari, sia in Italia che all’estero, contribuendo alla diffusione delle migliori pratiche nel campo della conservazione.

“Grazie all’esperienza centenaria, siamo diventati un punto di riferimento regionale e nazionale per enti pubblici – dichiara Rosario Niola – e privati che desiderano preservare tradizioni e cultura attraverso il recupero e la valorizzazione dei beni culturali.

La sede storica dell’azienda si trova nel cuore del centro antico di Napoli, in via Giovanni Paladino n. 19, dove continua a rappresentare una delle poche realtà artigianali rimaste. In un contesto urbano profondamente trasformato dal turismo di massa, tra ristorazione, affitti brevi e vendita di gadget. la Ditta Niola resiste con orgoglio allo snaturamento del tessuto storico. Non più di quarant’anni fa, questa strada ospitava almeno dieci attività di alto artigianato, tra cui ebanisti, ceramisti e sarti”

“Oggi – continua Niola – la nostra presenza testimonia l’impegno costante nel mantenere viva l’identità culturale e artigianale di Napoli”

“Nelle strade dei centri storici italiani e napoletani un tempo viveva l’anima più autentica delle nostre città: botteghe di artigiani, maestri del legno, del ferro, della carta, del cuoio – osserva il Presente Ugo Cilento – Oggi, invece, quei portoni che un tempo profumavano di colla, inchiostro e lavoro sapiente, lasciano sempre più spazio a bar, franchising e attività di passaggio. È il segno dei tempi, certo, ma anche una perdita silenziosa e profonda: quella dei mestieri che raccontano la nostra identità. Difendere l’artigianato è un dovere verso la nostra storia”

Tra questi, uno dei più antichi e preziosi è la legatoria. Un’arte che unisce tecnica e poesia, dove mani esperte ridanno vita ai libri, restaurano volumi antichi, creano pezzi unici capaci di attraversare i secoli. Eppure, anche le legatorie stanno scomparendo, travolte da un sistema economico che non tutela chi lavora con lentezza, precisione e dedizione.

“Nei centri storici, i canoni di affitto sempre più alti sono una condanna per chi vive di artigianato – continua il Presidente Cilento- I piccoli laboratori, spesso a conduzione familiare, non riescono a sostenere i costi che invece sono accessibili a bar, ristoranti o negozi di catena”.

“Difendere questi mestieri significa difendere la memoria viva del Paese – afferma Filippo Ventrella, componente del Consiglio Direttivo- Significa conservare il sapere tramandato di generazione in generazione, la manualità che nessuna macchina potrà mai sostituire. Una legatoria, ad esempio, non è solo un laboratorio artigiano: è un presidio culturale. Ogni libro restaurato è un frammento di storia salvato dall’oblio”

“Servono politiche di tutela concrete, incentivi fiscali, agevolazioni sugli affitti e riconoscimenti per le attività storiche – dichiara il Direttore Biagio Orlando – Serve che le amministrazioni comprendano che l’artigiano non è un semplice commerciante, ma un custode del patrimonio immateriale di una comunità”

“Forse non potremo fermare del tutto il tempo – continua Orlando- ma possiamo scegliere che tipo di città vogliamo abitare: una vetrina uniforme di insegne luminose o un luogo dove la cultura, la manualità e la bellezza continuino a vivere nelle mani di chi, con passione e fatica, tiene in vita gli antichi mestieri”