Sono sei le persone arrestate in esecuzione di un mandato di cattura internazionale per associazione a delinquere finalizzata alle rapine. L’operazione, condotta dalla Polizia di Piacenza, ha portato al fermo di sei individui, tutti residenti in Italia, accusati di rapina a mano armata.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la banda partiva dal Nord Italia a bordo di auto di loro proprietà, dirette verso la Svizzera. Poco prima di raggiungere il confine, i malviventi sostituivano le targhe dei veicoli per eludere i controlli e rendere più difficile la loro identificazione. Una volta oltrepassata la frontiera, si dividevano in due gruppi per mettere a segno rapine, in particolare ai danni di stazioni di servizio situate nel Canton Ticino.
Terminati i colpi, il gruppo rientrava in Italia, ripristinando le targhe originali già al primo casello autostradale disponibile. Ogni azione fruttava bottini da decine di migliaia di franchi.
Tra gli arrestati figura un 34enne di Limbiate, individuato come uno dei principali responsabili. L’uomo è accusato di aver partecipato ad almeno due rapine nella zona di Balerna e rischia fino a 15 anni di reclusione. La rapina per la quale è stato fermato risale al 7 dicembre scorso: dopo mesi di indagini, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire a lui e agli altri componenti del gruppo, localizzati in diverse regioni italiane.
Gli investigatori ritengono che i malviventi si fingessero comuni clienti per introdursi nei negozi e, una volta estratta una pistola, si facessero consegnare l’incasso, arrivando in alcuni casi ad aggredire il personale presente.
Le indagini, avviate immediatamente dopo i primi episodi, sono state portate avanti in stretta collaborazione tra le autorità svizzere e italiane. Proprio la polizia elvetica, una volta identificati i sospettati, ha emesso i mandati di arresto internazionali che hanno permesso il loro fermo sul territorio italiano.
Fonte: Fanpage.it