Assegno unico per i figli: siamo ad una svolta! Il governo ancora una volta sorprende per la sua celerità nell’ emanazione di decreti legislativi a favore del cittadino. Sembra proprio che il motto di Draghi “nessuno resterà indietro” sia stato preso alla lettera, traducendosi in norme veloci, rapide ed essenziali da determinare una sorta di “sburocratizzazione” della legislazione a favore di uno snellimento della procedura legislativa. Questa velocità nella legiferazione va tutta a favore del cittadino che si vede riconosciuti emolumenti economici non di poco conto. Il riconoscimento di bonus televisori, rassicurazioni riguardo il reddito di cittadinanza, bonus riguardo i ballatoi. sono tutti provvedimenti che attestano l’ operato sin qui efficiente del governo Draghi. Ora bisogna fare dei chiarimenti riguardo l’assegno unico per i figli, e soprattutto chi ne ha diritto e come presentare la domanda. L’assegno unico e universale è destinato a tutte le famiglie con figli a carico sino al ventunesimo anno di età. Questo sussidio dello Stato consente di affrontare il futuro con molta più tranquillità e garantisce una “boccata d’ossigeno” per affrontare le spese quotidiane. Con la pandemia molte famiglie si sono trovate in serie difficoltà economiche con una situazione di indigenza che non poteva assolutamente rimanere indifferente al governo. Per consentire la fuoriuscita da una situazione ormai non più sostenibile e per far ripartire l’Italia, si è pensato alle famiglie con l’istituzione di questo assegno unico. È ovvio che questo sussidio avrà i suoi tempi. Infatti i primi sei mesi che partiranno da luglio e termineranno a dicembre 2021 saranno indirizzati a favore di chi non ha potuto solitamente usufruire di un qualsiasi aiuto statale. Mentre un secondo periodo che parte da gennaio 2022 sarà caratterizzato da vari bonus verso coloro che già usufruiscono di aiuti economici e detrazioni messe a disposizioni dalla legge.
Chi ha diritto all’ assegno unico e l’ ammontare specifico di questo sussidio
L’assegno unico per i figli è soggetto a determinati requisiti da rispettare. Il primo canone da valutare è sicuramente legato all’ISEE della famiglia che vuole usufruire di questa forma di sostentamento. Ma l’ISEE non è l’unico “ostacolo”. Fra le altre norme ricordiamo la residenza in Italia e il pagamento delle tasse sul suolo italico e non in un paese straniero. Sottolineiamo, in maniera forte e decisa, che l’aiuto suddetto
verrà erogato tramite assegno a partire dal gennaio del 2022.
Le normative che regolano l’emolumento dell’ assegno unico per i figli
Abbiamo parlato di due fasi temporali: la prima che va da luglio a dicembre del 2021 e l’altra da gennaio del 2022 in poi. Nel primo periodo per i lavoratori dipendenti non cambia assolutamente nulla, perché per quest’ultima categoria restano inalterati i bonus e le eventuali detrazioni già accordate e istituite dal governo. Ma ci sono varie maggiorazioni stabilite dall’esecutivo grazie alle quali questa fascia di lavoratori può risalire la china e pensare al futuro in termini positivi. Infatti ai lavoratori dipendenti viene assegnata una maggiorazione negli assegni familiari di circa 37,50 € al mese per ogni figlio, oppure 70 € al mese per le famiglie con tre o più figli. Bisogna però valutare la situazione dei lavoratori autonomi che non hanno diritto agli assegni familiari, oppure di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e dei lavoratori dipendenti che non hanno diritto ad eventuali sostegni da parte dello stato per un ISEE superiore ai requisiti richiesti. Infatti, a queste categorie di utenti spetterà una sorta di assegno che sarà erogato solo alla fine del 2021, ma dovranno essere munite di un ISEE minore rispetto al tetto stabilito di 50.000 €. Ora coloro che dichiarano 7.000 € annui subiscono una differenziazione nell’ammontare dell’ assegno familiare. Parliamo di 167,5 € al mese per il primo ed il secondo figlio, con una maggiorazione del 30% per ogni figlio dopo il terzo per un totale di 653 € al mese.
Le varie condizioni che garantiscono l’assegno unico
Molte famiglie si ritrovano con dei figli disabili . L’attuale governo ha particolarmente a cuore queste situazioni, riconoscendo una maggiorazione di 50 € per ciascun figlio minore affetto da handicap. C’è da dire che lo Stato ha provveduto a diminuire l’ importo dell’assegno conseguenzialmente all’ aumento dell’ISEE: infatti per le famiglie con un reddito dichiarato corrispondente a circa 15.000 euro è previsto un assegno unico che però subisce un taglio di circa 84 € per ogni figlio. Inoltre con un ISEE di circa 40.000 € verrà disposto un
assegno unico di circa 30 € per ogni figlio. Assegno unico che,ricordiamo ancora una volta, non viene riconosciuto a chi arriva a un reddito annuo di circa 50.000 €.
I requisiti per ottenere l’assegno unico familiare
Una caratteristica molto importante di quello che è già stato definito un prezioso aiuto economico e’ che non è legato al lavoro
subordinato, per cui non bisogna essere lavoratori in dipendenti. Infatti il sussidio viene erogato anche ai lavoratori autonomi e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Altre norme fondamentali per l’ ottimizzazione della domanda sono: la cittadinanza italiana, europea o anche extra europea purché si sia forniti del permesso di soggiorno per lungo periodo o per motivi di lavoro che abbiano una durata almeno
semestrale, il pagamento delle tasse in Italia e il domicilio o la residenza su suolo italico da almeno due anni. Altre misure inderogabili sono i figli a carico con un’età non superiore a diciott’anni e avere una dichiarazione dei redditi valida e calcolata anno per anno. Inoltre per i cittadini che hanno figli fra i 18 e i 21 anni l’ importo dell’ assegno sarà ridotto in presenza di determinate realtà quali ad esempio: figlio iscritto all’università; tirocinante; figlio impegnato nel servizio civile.
Come si effettua la domanda per l’assegno unico
La procedura per effettuare la domanda è piuttosto semplice. Infatti occorre rivolgersi al proprio patronato o fare domanda direttamente all’ Inps. L’utilizzo dello SPID è un requisito fondamentale per poter accedere al portale.
Come può essere pagato questo bonifico
Va detto che questo sussidio statale viene elargito attraverso il bonifico del domicilio o accredito direttamente sull’IBAN del contribuente che ne fa richiesta. Dunque siamo di fronte a un’ulteriore intervento “de facto” dell’esecutivo .Il governo di fronte a situazioni di estrema povertà o comunque di difficoltà economica da parte delle famiglie a seguito della pandemia si sta adoperato con solerzia affinché i singoli cittadini possano usufruire di ulteriori bonus quale “l’assegno unico per i figli” che consenta loro di avere piena fiducia nelle istituzioni le quali, sino a questo momento, non hanno deluso le aspettative.