Un bambino di soli tre anni è morto a causa della negligenza da parte del Servizio Sanitario Nazionale Inglese.
Asher Sinclair aveva bisogno di un pacchetto di cure domiciliari molto costoso,del quale i dirigenti dell’NHS non hanno ritenuto necessario attuare.
La mamma ha commentato: “La vita di mio figlio non è finita a causa delle sue condizioni di salute, bensì dell’assenza delle cure di cui avrebbe avuto bisogno per sopravvivere”.
Asher necessitava di assistenza respiratoria, quindi di un tubo che avrebbe dovuto condurre l’ossigeno nei suoi polmoni. Il bambino infatti aveva subito una lesione al tronco cerebrale dopo essere stato colpito da un raro virus subito dopo la nascita. I genitori Helen e David, di Hillingdon, a ovest di Londra, lo hanno descritto come un bimbo affettuoso che stava facendo enormi progressi. Aveva iniziato l’asilo nido ed era in grado di camminare con uno speciale deambulatore.
Nell’ottobre 2019 tuttavia il tubo che gli permetteva di respirare si è staccato. Helen, sua madre, aveva dovuto lasciarlo a casa con un’infermiera per andare a prendere la sorella maggiore di Asher, Erin, di otto anni.
Una sola infermiera avrebbe dovuto assistere il bambino 24 ore su 24: un compito assolutamente impossibile da svolgere in solitudine. Quando ad Asher si è staccato il tubo dell’ossigeno la donna non è stata in grado di riposizionarlo correttamente. Il bambino ha quindi smesso di respirare troppo a lungo e 5 giorni dopo è morto.
Un’inchiesta giudiziaria ha stabilito che Asher è deceduto per la negligenza da parte dell’infermiera, dell’agenzia per la quale era assunta e del gruppo di commissione clinica del NHS che ha fornito un pacchetto di cure per il piccolo del tutto inadeguato ai suoi bisogni. Il bimbo avrebbe avuto bisogno di almeno due infermiere, entrambe pronte a fronteggiare qualsiasi emergenza.
Fonte: fanpage