Arriva la sentenza definitiva sul caso dell’anziano prete ucciso da un confratello. La Cassazione, infatti, ha condannato don Paolo Piccoli a 21 anni e 6 mesi di reclusione. L’omicidio è avvenuto 11 anni fa.
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La Cassazione ha decretato la fine giudiziaria del caso del prete ucciso da un suo confratello. Don Paolo Piccoli, infatti, è stato condannato a 21 anni e 6 mesi di reclusione. Il prete è stato infatti riconosciutocolpevole di aver ucciso monsignor Giuseppe Rocco, ex parroco di 92 anni trovato senza vita nella sua stanza della Casa del Clero di Trieste il 25 aprile 2014. Secondo l’accusa, era stato strangolato dal confratello che era stato sorpreso mentre gli rubava alcune statuette religiose. Don Piccoli, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, è ora piantonato in ospedale.
Monsignor Rocco era stato ucciso all’alba nel sonno. Secondo l’accusa con un’azione combinata di soffocamento e strozzamento con rottura dell’osso del collo. Don Piccoli aveva tappato naso e gola e poi aveva stretto il collo, al culmine di una colluttazione, fino al decesso. All’inzio, vista l’età del prelato era sembrata una morte naturale. Poi, durante gli accertamenti, sono state trovate tracce di sangue che avevano aperto la strada a nuove ipotesi. Inoltre la perpetua di don Rocco – era stata lei a scoprire il cadavere – si era subito accorta dei segni al volto dell’uomo e che mancava una collanina d’oro. La testimonianza della donna e la tracce di sangue hanno indotto la Procura ad approfondire la vicenda.
Fonte: Tgcom24
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