Arrestato un 24enne a Milano: tende un cavo d’acciaio sulla strada ad altezza uomo

5 Gennaio 2024 - 7:52

Arrestato un 24enne a Milano: tende un cavo d’acciaio sulla strada ad altezza uomo

Aveva teso un cavo d’acciaio ad altezza d’uomo in viale Toscana a Milano. Per questo gesto un giovane di 24 anni con precedenti è stato arrestato per

strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. A dare l’allarme, mercoledì notte, è stato un residente nella zona che era appena rientrato a casa e ha visto

i tre tendere il cavo. Il 24enne è stato arrestato con l’accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. I militari, allertati da un residente, sono riusciti a

togliere il cavo prima che potesse rappresentare un pericolo per pedoni, biciclette, moto e auto. Il giovane, che ha ammesso le sue responsabilità, ha agito con altre

due persone che non sono ancora state identificate. Durante l’interrogatorio ai carabinieri, il giovane avrebbe detto di aver commesso “una bravata”.

La fune era stata presa da un vicino cantiere e i tre l’avevano tesa tra un albero e una pensilina dell’Azienda Trasporti. Il testimone ha notato i tre ragazzi

che sistemavano il cavo sulla carreggiata in direzione viale Isonzo, “legandolo” con moschettoni al palo di un segnale stradale e alla pensilina Atm.

In tre minuti sul posto sono arrivate tre pattuglie: una ha immediatamente liberato la via tranciando il filo, che era stato lasciato ad altezza uomo su tutte

e tre le corsie, mentre altre due si sono messe sulle tracce dei responsabili. Fortunatamente la “bravata”, come l’ha definita il suo stesso autore, non ha

prodotto danni o feriti: l’unico a colpire il cavo sarebbe stato un automobilista, illeso. Dietro la macchina, al semaforo, c’era un motorino che ha svoltato a

destra, se invece fosse andato dritto oggi staremmo parlando di un morto”. L’auto, secondo il racconto del testimone, “si è fermata circa 300 metri più

avanti, ma il conducente non è mai sceso. Poi dopo circa un quarto d’ora è ripartito. Non so in che condizioni sia il conducente dell’auto, ma la vettura

sicuramente non era indenne. Parliamo di un cavo edile bello grosso, in acciaio”. La telefonata al 112 è giusta intorno alle 2:30 della notte. Quando i carabinieri

lo hanno rintracciato in viale Sabotino e fermato mentre tornava tranquillamente a casa, il 24enne ha spiegato che lui e i suoi complici avevano teso il

cavo d’acciaio perché “si stavano annoiando”. Dopo qualche resistenza iniziale, il giovane ha ammesso tutto quando i carabinieri gli hanno mostrato il

cavo. “Abbiamo fatto una ca**ata per gioco, volevamo divertirci”. In caserma ha poi dichiarato di aver conosciuto i suoi due complici soltanto attraverso i

social, senza indicare nome e cognome. Il 24enne, condotto in carcere a San Vittore, ha precedenti di polizia e abita nella zona dove è stato fermato. I carabinieri sono alla ricerca dei complici. Fonte tgcom24.