Daniele Rezza, 19 anni, è stato arrestato per l’omicidio di Manuel Mastropasqua. La polizia lo ha fermato ieri sera, sabato 12 ottobre, dopo che ha confessato il delitto. Rezza ha detto chiaramente: “Ho ucciso una persona e ora non riesco a sopportare il peso. L’ho fatto per rubargli le cuffie”. Ha ammesso tutto davanti ai carabinieri di Alessandria.
Rezza avrebbe colpito Mastropasqua, 31 anni, con una coltellata al fianco destro. Il delitto è avvenuto nella notte di venerdì 11 ottobre a Rozzano, Milano. Le vittima e l’assassino non si conoscevano. Mastropasqua, incensurato e tranquillo, stava solo tornando a casa dopo il lavoro.
La polizia sospetta che Rezza possa aver avuto dei complici e continua a indagare.
Rezza è stato fermato ieri mattina mentre cercava di fuggire in Francia. La polizia ferroviaria l’ha bloccato per un controllo. Dopo aver ripreso i documenti, Rezza non è riuscito a scappare. È tornato indietro e ha confessato tutto agli agenti. Ha poi ripetuto la confessione al pubblico ministero Letizia Mocciaro e ai carabinieri del Nucleo investigativo.
Il motivo dell’omicidio è assurdo: Rezza voleva rubare le cuffie di Mastropasqua, che costavano solo 15 euro. I carabinieri le hanno trovate in un cestino della spazzatura durante la perquisizione della zona.
Manuel Mastropasqua ucciso mentre rientrava a casa dopo il turno di mezzanotte in un supermercato di Milano. Le telecamere lo hanno ripreso vivo alle 2:54 del mattino. Quattro minuti dopo, Rezza lo ha aggredito. In quel momento, Mastropasqua stava scambiando messaggi con la sua fidanzata. L’ultimo messaggio vocale non è mai arrivato.
Poco prima delle 3, Rezza camminava da solo in strada. Indossava una tuta nera e un cappellino bianco. Ha visto Mastropasqua, lo ha accoltellato e gli ha rubato le cuffie. I carabinieri di Rozzano, durante i controlli notturni, hanno trovato il corpo. Nonostante l’intervento dei sanitari, Mastropasqua è morto poco dopo in ospedale.