Arrestato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero: ai domiciliari per corruzione e favoritismi

18 Ottobre 2025 - 12:00

Arrestato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero: ai domiciliari per corruzione e favoritismi

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Enrico Tiero, è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza e si trova ora ai domiciliari. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Latina, Tiero avrebbe utilizzato la propria posizione istituzionale per favorire alcuni imprenditori attivi nei settori del commercio alimentare, sanitario e della raccolta dei rifiuti, intervenendo su pratiche amministrative e procedurali in cambio di vantaggi personali. Tra le utilità contestate figurano assunzioni di lavoro, una somma di denaro e la sottoscrizione di tessere di partito.

Già indagato per corruzione, Tiero si era autosospeso dal Consiglio regionale del Lazio.

Tra le accuse, anche quella di aver garantito finanziamenti all’Icot di Latina in cambio del rinnovo del contratto e di altri favori lavorativi per la figlia, che i colleghi avrebbero soprannominato “la vip”. La giovane, già impiegata presso la struttura sanitaria, rischiava di perdere il posto, ma il padre l’avrebbe rassicurata affermando che non avrebbe avuto problemi e che poteva addirittura chiedere un mutuo per la casa.

Secondo gli inquirenti, in cambio della conferma del contratto, Tiero si sarebbe impegnato a sollecitare l’ampliamento dei posti letto dell’Icot. Dopo il rifiuto della Asl per mancanza di fondi, avrebbe comunque cercato di sfruttare i propri contatti “per arrivare a dama”. L’influenza del consigliere nel settore sanitario sarebbe stata tale che, in una chat, un medico dell’ospedale Santa Maria Goretti gli avrebbe scritto: “Sei diventato il deus ex machina della sanità nella nostra provincia”.

Oltre a Tiero, risultano indagati anche l’assessore regionale ai rifiuti Fabrizio Ghera, Roberto Ciceroni (direttore amministrativo dell’Icot), Maurizio Marasca (gestore del Conad di Latina), gli imprenditori Leonardo Valle e Francesco Traversa del Gruppo Cosami e Leonardo Morabito.

In una nota, Ghera ha dichiarato: “Sono assolutamente certo della correttezza del mio operato e di quello della Regione Lazio. Ho piena fiducia nella Magistratura, alla quale offrirò la massima collaborazione per chiarire ogni aspetto della vicenda”.

Fonte: Fanpage.it

Fonte foto: Fanpage.it

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