Per appropriarsi del patrimonio di una ricca signora di 86 anni, il gestore di una casa di riposo, dove la signora soggiornava, si era fatto nominare erede con l’inganno.
Per questo motivo i carabinieri del Nas di Salerno lo hanno arrestato. L’uomo le avrebbe fatto redigere due testamenti olografi nei quali veniva
nominato unico successore. Il tutto sfruttando lo stato di incapacità in cui versava l’86enne. Inoltre, sono scattate le manette anche per la direttrice e
per l’amministratrice di sostegno. L’amministratrice di sostegno, anziché protegge l’anziana, avrebbe aiutato il gestore. In che modo? Avrebbe falsificato una
relazione che attestava l’autosufficienza della signora, con l’obiettivo di far revocare l’amministrazione di sostegno. In cambio la promessa, da parte del
gestore, di ricevere metà del patrimonio. Inoltre, sempre l’amministratrice di sostegno – secondo quanto rivelato dalle indagini bancarie – avrebbe
prelevata dal conto dell’anziana 3000 euro, giustificandoli con false fatture prodotte dalla direttrice. Fatture, che servivano a simulare costi per la
permanenza della donna nella struttura. E proprio la direttrice avrebbe predisposto documenti falsi per coprire questi movimenti di denaro.
I tre indagati dovranno rispondere dei reati di corruzione, peculato e circonvenzione di incapaci. Secondo quanto riportato dal
quotidiano La Città, la casa di riposo era già finito nel mirino dei Carabinieri del NAS di Salerno, quando il 29 ottobre scorso, erano state arrestate dieci persone per sequestro di persona e maltrattamenti verso gli ospiti della stessa struttura. Fonte Tgcom24.