Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Mazara del Vallo Giorgio Randazzo non può più esercitare la sua carica. Il prefetto di Trapani Filippina Cocuzza lo ha sospeso oggi. Randazzo è ai domiciliari per un’inchiesta della Dda di Palermo.
L’inchiesta riguarda il tentativo di vendita di file investigativi riservati. I file contengono informazioni sulle indagini che hanno portato all’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro. Randazzo avrebbe cercato di vendere i file al giornalista Moreno Pinto, direttore del sito ‘Mow’.
Nel piano erano coinvolti anche il fotografo Fabrizio Corona e il maresciallo dei carabinieri Luigi Pirollo. I due avrebbero trafugato i file dal server dell’Arma e avrebbero usato Corona come mediatore. Ma il piano è fallito grazie alla denuncia di Pinto alle forze dell’ordine.
Pinto ha raccontato di aver parlato con Randazzo e Corona per capire le loro intenzioni, ma poi si è tirato indietro. Ha capito che i documenti erano riservati e illegali e che non avrebbero portato a nessuno scoop. Ha deciso quindi di raccontare tutto alla polizia.
Corona, invece, non si è mai presentato dagli inquirenti ed è indagato per ricettazione. Ha detto di essere d’accordo con Pinto a lasciar perdere, ma non ha spiegato perché non si sia fatto vivo.
Randazzo è un ex leghista passato a Fratelli d’Italia nel febbraio 2021. Il partito lo ha sospeso ieri dall’iscrizione. Randazzo ha 33 anni ed è stato eletto consigliere comunale nel 2019.
Il consigliere comunale sospeso per tentata vendita di file investigativi riservati dimostra un grave abuso di potere e mancanza di integrità. È importante che i pubblici rappresentanti siano responsabili e rispettino la legge.
La collaborazione del giornalista e il suo coraggio nel denunciare l’illecito sono lodevoli. La giustizia deve essere fatta e il rispetto per l’ordine pubblico preservato.
Fonte: Fanpage