Una badante di origine georgiana è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e abbandono di persona incapace. L’anziana signora di 88 anni che avrebbe dovuto accudire in Calabria, sarebbe stata vittima dei maltrattamenti della donna per poco meno di due mesi.
La badante, che in Italia lavorava come collaboratrice domestica, avrebbe abbandonato la sera in casa l’anziana signora per far rientro in tarda mattinata, senza preoccuparsi delle sue condizioni di salute e lasciandola senza cibo e acqua. I familiari dell’anziana si sono accorti del suo peggioramento di salute e hanno avvisato i carabinieri, che hanno scoperto la situazione grazie ai sistemi di video sorveglianza.
Gli investigatori hanno documentato le condotte violente della badante nei confronti dell’anziana signora, che era costretta a subire episodi di violenza fisica e che non aveva alcuna possibilità di reagire. La badante è stata rintracciata e tratta in arresto in provincia di Pordenone, dove nel frattempo era stata assunta regolarmente da un’altra anziana.
La donna è stata arrestata in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Palmi.
L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi di Pordenone, dopo un’attività d’indagine svolta dalla Compagnia di Gioia Tauro (Reggio Calabria) sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Dottor Emanuele Crescenti.
La badante dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti in famiglia e abbandono di persona incapace.