Appena terminato a palazzo Chigi l’incontro del CdM,chiamato all’approvazione del nuovo decreto Aiuti Ter,per stanziare ulteriori fondi contro il caro bollette.
Da quanto si apprende da fonti di governo, il decreto è stato approvato all’unanimità. Le risorse a disposizione avrebbero raggiunto i 14 miliardi di euro grazie all’aggiunta di 6,2 miliardi, derivanti dalle maggiori entrate nelle casse dello Stato che si possono utilizzare, subito dopo l’autorizzazione del Parlamento. Il Consiglio dei ministri avrebbe deliberato anche lo stato di emergenza per le Marche a causa della violenta alluvione che ha colpito la regione questa notte. Fonti di governo confermano che il Cdm avrebbe esaminato anche i primi decreti attuativi della legge sulla concorrenza: oltre al decreto con la riforma dei servizi pubblici locali, è stato approvato anche il decreto legislativo con le regole per la mappatura delle concessioni pubbliche, compresi i balneari. I tre ministri della Lega hanno votato contro il provvedimento.
Tra le misure previste dal nuovo decreto ci dovrebbe essere un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori ai 20 mila euro annui e per i pensionati, per una platea di 22 milioni di persone. Dovrebbe arrivare poi uno stanziamento di 400 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale, suddiviso tra le regioni e le province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese le Rsa e le strutture private. Ci saranno anche circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre. Inoltre, sarebbe previsto un rifinanziamento di 10 milioni per le scuole paritarie e ci sarebbero alcune modifiche alla disciplina degli Istituiti tecnici superiori, già citate nel Pnrr. Sul tavolo anche un rafforzamento della misura per i mesi di ottobre e novembre, con una soglia sempre del 25 per cento per le imprese energivore e gasivore e del 40 per cento per tutte le imprese che consumano gas. Ci dovrebbero essere anche garanzie statali sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp.