Anziani sballottati da una parte all’altra: “Trattati come sacchi della spazzatura”

4 Aprile 2020 - 12:21

Anziani sballottati da una parte all’altra: “Trattati come sacchi della spazzatura”

I parenti accusati di non prendersi cura dei propri caro. Ecco la verità

<< Tre anni fa portammo mia suocera, di anni 90, nella Casa Albergo “La Casa di Mela” a Fuorigrotta. Sin da subito ci siamo trovati bene, mia suocera era assistita in tutto e per tutto, dalla cura del corpo, venivano organizzate attività durante la giornata, il cibo cucinato lì, venivano organizzate feste e gli operatoti sono sempre stati molto affettuosi e calorosi nei confronti degli ospiti. Inoltre, la struttura è nuova con una pulizia impeccabile, ascensore, condizionatore e montascale.
Circa un mese e mezzo fa, quando ancora la situazione Covid – 19, non era precipitata già le visite venivano effettuate con le dovute precauzioni, con mascherina e guanti.
Sono 40 gli ospiti della struttura, la settimana scorsa, mia suocera, ha avuto febbre alta per un paio di giorni, andata via dopo un paio di giorni con un’adeguata cura antibiotica. In quei giorni un’altra persona che era lì, con forti problemi respiratori a cui hanno fatto il tampone è risultato positiva. Così, sono stati effettuati 27 tamponi di cui 23 positivi, fra cui mia suocera, 3 operatori e 1 amministrativo, quasi tutti asintomatici.
La Casa di Mela ha immediatamente contattato l’ASL per richiedere un “INTERVENTO CON VOSTRO PERSONALE AL FINE DI CONSENTIRE LA CURA E LE PRESTAZIONI MEDICHE NECESSARIE NONCHE’ PER LA QUOTIDIANA GESTIONE DEGLI OSPITI IN STRUTTURA”, dato che il personale era stato posto in quarantena fiduciaria presso il proprio domicilio.
“VI INVITO PERTANTO CON URGENZA ALL’IMMEDIATA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA CON VOSTRO PERSONALE NON POTENDO PROCEDERE ALLA SOSTITUZIONE/ASSUNZIONE DI NUOVO PERSONALE NON ESSENDO CONSENTITO L’ACCESSO A PERSONE ESTRANEE ALLA STRUTTURA” >>

A questa richiesta di aiuto, la Dott.ssa MENNA LUCIA FRANCESCA, Assessore alla Salute, ha pensato bene in piena sinergia con il Presidente della X Municipalità DIEGO CIVITILLO di TRASFERIRE gli anziani, tutti con patologie pregresse in REPARTI OSPEDALIERI individuati a seconda della condizione di ciascuno. La struttura chiusa e sanificata e tutto il personale sottoposto a tampone seguendo poi il protocollo sanitario predisposto dall’ASL Napoli 1.

<< Il trasferimento predisposto per giovedì mattina, dalla Dottoressa Spinosa, Direttrice Responsabile del Distretto Sanitario 25 di Napoli, che ha previsto lo smistamento degli ospiti nelle varie strutture assegnate. Alle ore 14 anche mia suocera, insieme ad altre 9 persone viene portata a Villa Angela a via Manzoni e alle 22.30, 5 sono stati rispediti a La Casa di Mela, con il freddo e a digiuno. Alle 23.30 sarebbe arrivata un’altra auto che li ha portati nella destinazione definitiva di Villa dei Fiori ad Acerra, in cui sono giunti all’una. Chi ha coordinato questi spostamenti? Chi ha rimandato indietro queste persone non autosufficienti e di 90 anni come se fossero pacchi? Abbiamo chiamato la Polizia locale che ci ha ordinato di non uscire per evitare assembramenti e di contattare la Protezione Civile che non ha mai risposto. Da Villa dei Fiori, di Via Manzoni sono stati lasciati senza cibo, al freddo e rispediti indietro come sacchetti, la prima giustificazione è stata che non c’erano posti disponibili e allora cosa farli andare a fare? Il giorno seguente sono state accettate 5 persone nuove, quindi i posti c’erano. Poi, la cosa più misera è che hanno accusato due anziani di averli aggrediti, ma è palese che sia una cosa impossibile in quanto non sono autosufficienti e su sedie a rotelle. Al Presidente De Luca, come si evince dall’ultima diretta facebook, sono giunte notizie poco congrue alla realtà dei fatti. >>

Si cercano risposte che qualcuno dovrà pur dare, è vergognoso che delle persone anziane, di 90 anni, siano sottoposte non solo a uno stress tale date le condizioni fisiche in cui si trovano dovute alle patologie pregresse, inoltre sono state trattate senza un minimo di umanità e rispetto della persona.

Gaia Moschetti