Ancora una morte sul lavoro: questa mattina, a Canicattì, un giovane operaio di soli 21 anni, Angelo Giardina, è morto all’interno di un capannone di un’impresa edile mentre era al lavoro.
Secondo le prime ricostruzioni, pare che il giovane lavoratore sia rimasto schiacciato da un carrello elevatore. La vittima stava operando vicino al muletto, che si sarebbe rovesciato, con ogni probabilità a causa dell’eccessivo peso del carico o perché si sia inclinato, sbilanciando il mezzo.
Sul luogo della tragedia sono subito intervenuti Carabinieri e Vigili del Fuoco. La Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
“L’ennesima vittima di una strage, tre morti al giorno sul lavoro in Italia non sono una cosa normale”, ha duramente commentato il segretario provinciale della Cgil, Alfonso Buscemi.
Ennesima vittima pertanto in Sicilia, dove pochi giorni fa era venuto a mancare un altro operaio, Giovanni Terrana, di 64 anni. L’uomo stava eseguendo alcuni lavori di ristrutturazione su un edificio, quando improvvisamente ha perso l’equilibrio ed è caduto, facendo un volo di circa 5 metri. Un’ipotesi al vaglio è quella dell’arresto cardiaco, sarà appunto l’autopsia a chiarire se il decesso sia attribuibile a un malore o al volo dall’impalcatura. Ora sulla vicenda sta indagando la Procura di Termini Imerese.
Fonte: tgcom24