Ancora un pareggio 1-1 nelle regate della notte tra Luna Rossa e Team New Zealand per l’assegnazione dell’America’s Cup nel golfo di Hauraki ad Auckland. Ora il punteggio nella sfida finale su 13 regate recita 2-2 con gli italiani che hanno messo a segno il secondo punto, fatto storico, nella finale della competizione per la vecchia brocca d’argento.
Tuttavia lo stato d’animo è strano. Non si sa se essere più soddisfatti per la regata numero 3 dominata e vinta, o preoccupati per quella successiva dove i neozelandesi hanno alzato la voce infliggendo agli italiani il maggior distacco di queste due giornate in mare.
Comunque, per adesso ci teniamo questi due punti e voltiamo pagina. Si torna in acqua alle 4 italiane e tutto è ancora possibile. Anzi la competizione, che alla vigilia dava un vantaggio netto a favore dei velisti di casa, sta mostrando un equilibrio del tutto inaspettato.
Per ora con queste condizioni di vento, medio e leggerissimo nelle due giornate, oggi era tra i 9 e i 10 nodi, Luna Rossa ha mostrato di poter tenere testa alla temutissima Te Rehutai, la barca avveniristica, così come era stata descritta, del team dei kiwi.
Una cosa è certa, finora visto l’equilibrio e le velocità simili, vince chi fa meno errori e soprattutto azzecca la partenza. Ha sempre vinto chi in partenza era in vantaggio, altra indicazione di un equilibrio sottilissimo.
Dopo 10 minuti di rinvio, dopo che le barche erano a meno di due minuti dallo start, si parte. Luna Rossa vuole la parte destra e la difende. Si parte appaiati, al primo incrocio l’imbarcazione tricolore vira sul muso dei kiwi leggermente sottovento.
La manovra e perfetta, Checco Bruni è uno specialista in questa posizione e costringe Peter Burling, che vede la barca italiana risalire meglio il vento, a virare. E’ l’ultimo momento che le barche sono vicine. Da ora in poi Luna Rossa inizia la sua navigazione coprendo tutte le manovre del Defender.
Guadagna in 5 dei 6 lati del percorso e alla fine trionfa con 37″ di vantaggio. Tutt’altra storia la seconda regata. Partenza simile alla precedente, ma stavolta la stessa manovra non riesce. Gli italiani, al primo incrocio, si trovano leggermente indietro. New Zealand vira sottovento e costringe, a fare altrettanto per non rimanere nella parte sporca del vento.
Ora le parti sono invertite. New Zealand avanti di 9″ alla fine della prima bolina, e Luna Rossa a inseguire. Vantaggio che si dilata di molto alla fine del secondo lato, anche perché una manovra sbagliata, o un problema tecnico su una strambata, fa scendere entrambe le alette con una grande frenata dell’imbarcazione.
A quel punto Te Rehutai vola via e va a vincere con un ampio vantaggio (1’03). mentre agli uomini di Luna Rossa non resta che fare ammenda degli errori, resettare tutto e concentrarsi sulle prossime due regate. Insomma, botta e risposta è 2-2, e le emozioni sono solo all’inizio.
Max Bonardi