Un’enorme macchia nera su uno sfondo azzurro. Sono i primi effetti della fine del lockdown sul mare del litorale Domitio dove sono ripresi gli scarichi alla foce del fiume Agnena, a confine tra Castel Volturno e Mondragone, che vanno ad inquinare le acque marine.
Il liquame nero verso il mare arriva dalla Darsena Bagnara lungo la sponda sinistra dell’Agnena, nei pressi di un rimessaggio barche a Castel Volturno. Sul posto sono intervenuti gli agenti della municipale di Mondragone, i carabinieri della forestale di Castel Volturno e la locale Capitaneria di Porto. L’odore in zona è nauseabondo a causa degli sversamenti. Le forze dell’ordine stanno provando a risalire al punto da dove sono iniziati gli scarichi, probabilmente qualche azienda della zona.
L’immagine della macchia nera in mare, pubblicata dalla pagine ambientalista “Terra Nostrum Trentola Ducenta”, in pochissime ore ha fatto il giro del web. “Una marea nera di liquido putrido e nauseabondo si sta riversando in mare. Allucinante, assolutamente e totalmente allucinante. Neanche tre giorni dall’allentamento delle misure restrittive da Covid-19 e sta accadendo l’impossibile, cose dell’altro mondo. Criminali senza scrupoli stanno agendo indisturbati, smaltendo tutto ciò che non hanno potuto fare nei mesi scorsi. È una terra di nessuno. Se questa è la fase due dell’uscita dal lockdown, non osiamo immaginare come sarà la fase tre”, si legge nel post del gruppo ambientalista. Insomma, con la ripresa delle attività, ricomincia a produrre i suoi effetti un altro tipo di virus: quello dei reati ambientali”.
Carlo Maisto, commissario del Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, in giornata di oggi ha comunicato alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed ai Carabinieri l’intenzione di sporgere circostanziata denuncia per lo sversamento avvenuto nelle acque del Canale Agnena, la cui manutenzione è in carico all’ente. Al momento è in corso un sopralluogo. La comunicazione è stata trasmessa anche per conoscenza anche al Prefetto di Caserta.
“Si comunica che a seguito di segnalazioni è stato accertato da questo Consorzio che nel Canale Agnena si sono verificati sversamenti di cui allo stato si ignora la natura – scrive il commissario Maisto alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e ai Comandi stazione dei Carabinieri di Mondragone e Castel Volturno.
“Si assicura che personale dipendente del Consorzio unitamente alla Guardia Costiera sta effettuando controlli per verificare non solo la natura degli sversamenti, ma soprattutto la loro provenienza. Si fa riserva – conclude Maisto – di comunicare e denunciare gli esiti dei cennati accertamenti”.
“In attesa dei risultati delle analisi dell’Arpac sui casi evidenziati – ha dichiarato Zinzi – le istituzioni hanno il dovere di affrontare un problema, quello degli scarichi illegali, che non è recente ma che dopo il lockdown è riemerso in maniera preoccupante. Quella stessa attenzione dimostrata finora nei controlli dei trasgressori delle ordinanze, adesso la pretendiamo per proteggere l’ambiente che ci circonda”.
“Tutti noi siamo rimasti impressionati dalle immagini della foce dell’Agnena che riversa in mare una macchia nera e maleodorante a soli due giorni dalla fine del lockdown. E’ intollerabile”.
Così il Presidente della Commissione sanità del Consiglio Regionale della Campania Stefano Graziano: “Ringrazio la Capitaneria di Porto, i Carabinieri, l’Arpac e il Consorzio di Bonifica che hanno subito avviato, ciascuno per le rispettive competenze, indagini e approfondimenti per risalire agli autori e capire la natura della macchia. Mi aspetto un’indagine rapida anche perché molte attività sono ancora ferme in osservanza dei decreti antiCovid”.