Inviate oggi le prime lettere con cui Amazon, colosso americano, comunica il licenziamento ai suoi dipendenti.
A essere licenziati sono circa 30000 dipendenti: si tratta del più grande licenziamento collettivo mai fatto da Amazon. I licenziamenti iniziano oggi e proseguiranno, con un’altra tornata, agli inizi del 2026 subito dopo le festività natalizie.
Alla base del licenziamento collettivo ci sarebbe la necessità di ridurre le spese ma anche ridurre il personale dopo il boom di assunzioni fatte durante il periodo del lockdown da Covid.
In realtà, proprio in questi giorni l’azienda ha annunciato l’impiego di nuovi processi robotizzati che vanno a sostituire alcune mansioni umane con un risparmio annuale di oltre un miliardo di dollari.
Secondo il The New York Times, i licenziamenti potrebbero proseguire fino a interessare circa 160.000 dipendenti entro il 2027.
Amazon non è l’unica azienda a intraprendere la strada dei licenziamenti collettivi. Anche Meta e Microsoft stanno licenziando molti dei loro dipendenti a favore di processi robotizzati o basati sull’impiego dell’intelligenza artificiale. Un trend, quello di sostituire le competenze umane con quelle digitali, sempre più attuale e poco regolamentato dalle leggi del lavoro.
Nel frattempo, l’azienda non ha rilasciato dichiarazioni, ma nella giornata di ieri, lunedì 27 ottobre, le azioni del colosso hanno fatto registrare un +1,2%.
Fonte: Rainews
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