Altro che Denise Pipitone, il passato di Olesya Rostova: baci lesbo e filmati hot, lo youtuber “cerca visibilità”

7 Aprile 2021 - 20:21

Altro che Denise Pipitone, il passato di Olesya Rostova: baci lesbo e filmati hot, lo youtuber “cerca visibilità”

Chi è davvero Olesya Rostova? Il suo passato

in un reality e le accuse: “Cerca visibilità”

A “Pomeriggio Cinque” le immagini della partecipazione della

ragazza in un programma sul web

Dalle indiscrezioni provenienti dalla Russia sembrerebbero definitivamente tramontate le speranze

che Olesya Rostova sia Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 a Mazara Del Vallo.

A questo punto aumentano gli interrogativi sulla figura di Olesya, la ragazza russa che da qualche settimana sta facendo parlare di sé dopo aver annunciato di essere alla ricerca della sua famiglia d’origine proprio nella tv russa.

A “Pomeriggio Cinque” si è provato a far luce sul passato di Olesya: pochi mesi fa la ragazza era stata

protagonista di un reality show sul web in cui 15 ragazze in cerca di successo cercavano di mettersi

in mostra il più possibile mentre venivano riprese 24 ore al giorno. E proprio in queste ore il

produttore di quel programma, attraverso i propri profili social, accusa Olesya di essere solo in

cerca di visibilità: “Nella mia trasmissione Olesya diceva che avrebbe fatto di tutto per avere popolarità

– ha scritto su Instagram – è solo un’attrice. Il test sarà negativo e capirete che vi ho detto la verità”.

Oggi è il giorno della verità sul caso Olesya Rostova, la ragazza russa che potrebbe rivelarsi Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara Del Vallo nel 2004. La vicenda, vista la forte somiglianza con Piera Maggio, mamma di Denise, e alcuni punti in comune con la storia della bimba come l’arco temporale della scomparsa (2004-2005) e la stessa età, ha generato una grande eco mediatica anche in Italia: tante trasmissioni tv, giornali e media hanno dato risalto alla notizia, Twitter è letteralmente esploso pensando alla sola possibilità di poter trovare la bimba scomparsa da ormai 17 anni, segno che tutti, tanto all’epoca quanto oggi, hanno a cuore il caso della piccola Denise.

Dubbi alimentati da uno youtuber, che sui social utilizza il nickname ‘Roma_bler’, che ha postato

foto e filmati del passato di Olesya su Instagram: nei video la ragazza è ritratta in baci hot e atteggiamenti

disinibiti a favore di telecamera, alcuni anche un po’ spinti. Il ragazzo nella didascalia, tradotta alla buona

in lingua italiano, cerca di lanciare un avvertimento: “Olesya Rostova era un’attrice del mio reality Show

su YouTube. Non giocare con i sentimenti delle persone in TV, lei mente. Ho un sacco di video in cui mi

dice che è pronta a fare qualsiasi cosa per la popolarità e oltre. Per lei, questa è la cosa più importante.

Non ti lascero ‘ ingannare! Seguiteci, andrò in TV e vi mostrerò tutto. Mostra questo video a tutti!“. Lungi da noi criticare il comportamento di una ragazza di 20 anni, che ha tutta la libertà di vivere la sua sessualità nel modo in cui preferisce e dare di sè l’immagine che più le piace, concentriamoci sulle parole: se ciò che afferma lo youtuber fosse vero, se Olesya fosse solo una ragazza in cerca di popolarità, tutto questo teatrino rischia di essere solo l’ennesima delusione per la povera Piera Maggio.

Lo ripeteranno come un mantra sia lei che la sua inviata: “Sarebbe troppo bello per essere vero, ma ve lo vogliamo raccontare lo stesso”. Sottotesto: mal che vada, quando verrà fuori che abbiamo cavalcato una bufala, diremo: “L’avevamo detto che era troppo bello per essere vero!”.

E in effetti, la realtà a cui gli spettatori si trovano ad assistere, fa abbastanza schifo. Il resto della trasmissione è un susseguirsi di suggestioni, furbate, immagini e mezze frasette orientanti al livello dei peggiori servizi de Le Iene: foto scelte con cura in cui la mamma di Denise appaia il più possibile simile alla ragazza russa o in cui due normalissime espressioni di due normalissime donne diventano “guardate il modo di corrucciare la fronte!”, quasi a suggerire che esista un altro modo di corrucciare la fronte ma che il loro sia identico e speciale, che sia scolpito nel dna.

E poi – qui siamo ai confini del dadaismo televisivo – “è vero che le voci cambiano, però noi le abbiamo volute mettere a confronto!”, dice a un certo punto la Sciarelli. E mostrano un vecchio video in cui la piccola Denise, a 4 anni, dice qualche parola, per poi passare a sentire la tizia russa che racconta la sua storia. Il senso del confronto vocale tra una bambina di 4 anni che parla italiano e una di 22 che parla russo è mistero fitto.

Seguono poi altre mani avanti della Sciarelli: “C’è il cuore ma anche la scienza, quindi vedremo che dice il dna!”. Verrebbe da chiederle dove sia il cuore nel montare una storia costruita su una montagna di fuffa e creare illusioni, senza aspettare prima la scienza, ma vabbè. E ancora: “Se Olesya non è Denise, è pur sempre una ragazza che cerca la madre, uniamo le forze, troviamola!”.

Certo, l’hanno trovata tra le steppe russe, il caso lo risolviamo noi, da Frascati. C’è anche l’inviato Rai in Russia che, con aria più che perplessa, fa sapere che, appunto, la trasmissione tv sta organizzando un test del dna e che la ragazza è andata in un villaggio con una troupe ad incontrare non si sa bene chi. Questione che viene lasciata cadere nel nulla perché, chissà, potrebbe suggerire una soluzione del caso non proprio utile alla fuffa della pista italiana.

La fuffa, sostanzialmente, del rapimento da parte dei rom, un bel suggerimento, un bel pregiudizio buttato lì, in pasto agli spettatori, per una quarantina di minuti, sempre però con una piccola dose di mani avanti anche qui: “Ma i rom perché dovrebbero rapire, hanno già i bambini loro…”. Insomma, la bomba è sganciata.

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