Continua il maltempo in Emilia Romagna portando in queste ore la Pianura emiliana, in particolare, a condizioni di estremo disagio con 12mila persone prive di corrente e 2mila evacuati.Tra le zone più colpite dall’alluvione sembrerebbe esserci Pianoro, nei pressi di Modena e Bologna.
Le lamentele dei residenti non si sono fatte attendere: “ Siamo stati tutti a pulire per un mese e adesso ci ritroviamo a rivivere la stessa situazione, se non peggio. C’è stato anche un morto”.
Chi avrebbe partecipato ai soccorsi, pur non essendo stato colpito direttamente dagli allagamenti, a causa dello straripamento del fiume Zena, avrebbe affermato: “Viviamo costantemente in angoscia noi del Botteghino. È la seconda volta nel giro di neanche un mese. Questa alluvione è stata anche peggiore di quella scorsa. Siamo veramente disperati e non speriamo altro che si risolva la situazione al più presto, perché non se ne può più”.
Una preoccupazione più che lecita se si pensa che nella stessa zona sarebbe morto anche un ventenne, Simone Farinelli, che, a causa della forza dell’acqua della piena del torrente, sarebbe stato trascinato assieme alla sua vettura.
Irene Priolo, presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, avrebbe dichiarato: “La città di Bologna è l’esemplificazione dell’evento che si è scaricato in collina, con l’indice di saturazione dei suoli dovuto all’evento di due giorni fa e che ha creato una sorta di slavina d’acqua. Acqua, acqua ovunque in quantità molto importanti”.
Avrebbe poi continuato affermando:” L’evento più forte “lo abbiamo registrato sull’asta dell’Idice, a partire da Pianoro, non solo a Botteghino di Zocca, già colpita dagli eventi precedenti, ma anche a Pianoro Vecchio e a Rastignano, con cumulate maggiori rispetto a maggio 2023”.
Le parole di un residente di Pianoro non farebbero altro che confermare la drammaticità della situazione: “Io in prima persona ho vissuto queste situazioni e non se ne può più. Chiediamo di risolvere questo problema, Non possiamo vivere con l’angoscia. I danni si vedono chiaramente ogni volta. Si parla sempre del discorso dell’argine del fiume che non ha le sponde ben fatte ma un po’ disastrate. Poi si tratta anche del discorso della profondità del fiume. Non si sa se è un evento eccezionale, fatto sta che noi viviamo con l’angoscia e vogliamo che si risolva questa situazione, qui e in tutta l’Emilia Romagna”.
Fonte: Fanpage.it