Che notte all’Olimpico domani sera. Una battaglia tra due squadre in cerca di riscatto. Lazio – Napoli è più di una partita d’alta classifica. I biancocelesti sono una pentola a pressione.
Inzaghi è su una polveriera. Lotito la miccia che potrebbe farla esplodere. Il presidente è incavolato nero. A quota 18, sei punti in meno della scorsa stagione, non sembra voler concedere altre giustificazioni a tecnico e squadra.
Covid, infortuni e sfortuna non reggono più per una squadra che ha perso 4 partite ed è a 10 punti dal Milan. Gioco frammentario, poca grinta e condizione fisica non certo brillante costringono la squadra ad affidarsi il solito Immobile.
Gara decisiva per entrambe le squadre. Assenze pesanti da ambo le parti. Serviranno il cuore così come gambe e tanto cervello. Immobile ha lanciato il suo grido di battaglia sui social: “Uniti ci rialzeremo”.
Poche parole, perché domani sera conteranno solo i fatti. Mancherà la sfida made in Naples con Insigne, fermato dalla sua stupida reazione contro Massa. Gattuso deve inventarsi la squadra migliore per una partita da vincere.
Già, ma si può senza Mertens, Osimhen e Insigne? Si deve. Dopo la beffa di Milano e il danno avuto da Insigne, Gattuso deve dimostrare tutta la sua abilità e autorevolezza.
Non può piangere sulle assenze. Non sa e non vuole invocare alibi. Da uomo d’azione, coraggioso, chiederà il massimo da chi manderà in campo. Sa bene che ad attendere il Napoli ci sarà una Lazio famelica e assetata di punti.
Nel 3-5-2 laziale, Milinkovic Savic, Luis Alberto, Correa e Immobile sono i top player dai quali guardarsi. Lozano, Zielinski, Politano, Fabian ed Elmas le risposte di Gattuso a Inzaghi.
Partita di grande attenzione non meno che a San Siro, tuttavia ci vuole una marcia in più in fase offensiva. E continua a mancare la soluzione da fuori area. La Lazio se la giocherà in tutti i modi.
Con le buone e con le cattive. Sa giocare di prima, fa correre la palla e copre bene il campo, talvolta la rallenta Luis Alberto non ancora al massimo della condizione. E la difesa non è proprio una fortezza.
Sarà un match in precario equilibrio, dove la velocità sarà decisiva, ora è il momento di dare un’accelerata dopo l’immeritata sconfitta del Meazza. Gattuso, con o senza benda all’occhio, deve guidare all’assalto dell’Olimpico una ciurma di pirati azzurri.
Sergio Curcio