La Protezione civile regionale, alla luce delle valutazioni del Centro Funzionale, ha emanato un avviso di allerta meteo con livello di criticità idrogeologica di colore “giallo” su tutta
la Campania, dalle 8 di oggi, venerdì 4 novembre, alle 8 di sabato 5 novembre. Si prevedono temporali anche intensi, venti temporaneamente forti e mare agitato.
I fenomeni temporaleschi saranno caratterizzati da rapidità di evoluzione e potrebbero essere anche accompagnati da grandinate e fulmini. Sono possibili, quindi, cadute di alberi
e danni alle coperture e alle strutture provvisorie. Si prevede un rischio idrogeologico che potrebbe manifestarsi con possibili allagamenti, inondazioni, problemi derivanti da
fenomeni connessi ai sistemi di smaltimento delle acque piovane. Sono possibili cadute massi in più punti del territorio e fenomeni franosi legati a condizioni del territorio particolarmente fragili.
In tutta la penisola arriva l’allerta meteo. Il maltempo partirà dalle regioni settentrionali e successivamente in estensione sul resto del paese.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una allerta meteo che coinvolge 18 regioni: per Lombardia e Friuli Venezia Giulia l’allerta è
arancione, per tutte le altre gialla. L’avviso prevede a partire dalla serata di ieri precipitazioni diffuse – che localmente potranno essere anche molto intense e accompagnate da
grandinate, fulmini e forti raffiche di vento – su Piemonte Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Dalla mattinata di
venerdì i fenomeni interesseranno Campania, Basilicata e Calabria, specie sui versanti tirrenici. Attesi, inoltre venti da forti a burrasca su Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia
e Marche, con mareggiate lungo le coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha dunque valutato una allerta arancione su alcuni settori della Lombardia e del
Friuli Venezia Giulia e gialla nella Provincia Autonoma di Trento, in Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e su
settori di Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia.