L’Oms lancia un allarme sulla possibilità di una nuova ondata del Covid 19. Quindi sale l’allerta in Europa per la variante Delta.
Dopo dieci settimane di calma, i contagi hanno ripreso a correre e hanno registrato un incremento del 10%, con la curva che è tornata a
salire dopo oltre due mesi. E ora bisogna tenere la guardia alta, avverte il responsabile dell’Oms Europa, lanciando un appello a non allentare
troppo le misure, per evitare gli errori dell’estate scorsa. Gli Europei, tra fan assembrati negli stadi e festeggiamenti, rischiano di diventare
una miccia accesa pronta ad alimentare il virus con la nuova variante. A Roma, come a Monaco. Ma anche a San Pietroburgo, sede di uno
dei quarti di finale, che da giorni continua a registrare numeri allarmanti mentre tutta la Russia macina nuovi record di morti.
Stessi timori per Wembley, in una Gran Bretagna che segna, da giorni, nuovi massimi di casi (arrivati a 28mila in 24 ore), nonostante la
campagna di vaccinazione stia arginando il ricorso alle ospedalizzazioni e contenendo le vittime. L’Ema rassicura:
“Doppia dose di vaccino protegge contro la variante Delta”Secondo le stime del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle
malattie, entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell’Ue nonostante l’Ema rassicuri sul fatto
che la doppia dose dei quattro vaccini approvati protegge contro questa variante. Il mix di vaccini (l’eterologa) dà una buona risposta immunitaria e
nessun problema di sicurezza. Resta però la preoccupazione dell’Oms: non tutta la popolazione europea sarà completamente immunizzata per
quella data, considerato che il 63% sta ancora aspettando la prima dose. Terza ondata senza precedenti in Africa. Continua a peggiorare in
maniera drammatica la situazione anche nella fragile Africa, dove l’Oms fotografa una “portata della terza ondata senza precedenti”, con il 25%
di aumento di casi ogni settimana. E un quadro sconfortante della campagna vaccinale: solo l’1,2% della popolazione ha ricevuto entrambe le
dosi. Nel mondo tornano chiusure e coprifuoco. E mentre anche nel resto del mondo è una corsa alle ri-chiusure per arginare la contagiosissima
mutazione partita dall’India, anche Israele – Paese-simbolo nella risposta all’emergenza – fa i conti con un aumento dei contagi e sta pensando
di chiudere il Ben Gurion, il suo aeroporto internazionale. E con l’impennata di contagi, il Portogallo ha deciso di ristabilire il coprifuoco
notturno da venerdì prossimo in 45 comuni, inclusa la capitale Lisbona. La Russia è stata costretta a contare 672 morti nelle ultime 24 ore e mai così
tanti da inizio pandemia. Di fronte anche ad una fiammata dei contagi (23.543), il Cremlino ha parlato di necessità di misure severe.