Ha 30 anni Alex Pennino, nato e cresciuto a Secondigliano, salito alla ribalta per essere il regista del tour musicale del rapper Geolier. Dopo aver conseguito il diploma per l’istituto d’arte, ha interagito dapprima con il mondo della fotografia e poi è diventato videomaker di eventi. Tra i suoi numerosi lavori, vanno ricordati – in veste di cameraman
– il documentario “Ho visto Maradona” e i live di Gigi D’Alessio, poi è stato il regista del tour musicale di Rocco Hunt, ha effettuato numerosi shooting moda a Las Vegas, New York, Hollywood, Dubai e Miami. Sempre a Miami ha realizzato tutte le riprese e la regia del live del celebre rapper statunitense “50 Cent”. Va ricordato che il
“gettonatissimo” Alex Pennino ha anche curato eventi privati per il modello e attore Francesco Monte e per i calciatori Gigio Donnarumma (a Parigi con ospite, tra i tanti, Leo Messi), Lautaro Martinez, Danilo D’Ambrosio, Diego Demme, Lorenzo Insigne, Dries Martens, Mattia Perin, Radja Nainggolan, Roberto Gagliardini, Matteo
Politano. Come nasce, invece, il rapporto lavorativo con Geolier? È lo stesso Alex Pennino a spiegarlo: «Ero fan di Geolier dal 2018, da quando lanciò il brano “P Sconsigliano”. Diventai un accanito sostenitore suo e dei suoi brani, li ascoltavo a ripetizione. In occasione del lancio del suo brand di abbigliamento, Geolier mi fa chiamare per realizzare
lo shooting per la campagna pubblicitaria. Da quel lavoro lì, mi hanno tenuto in considerazione affidandomi le riprese del backstage del suo nuovo lavoro discografico realizzato a Londra e Parigi, stando con lui 24 ore su 24 a documentare con la mia telecamera qualsiasi evento della sua giornata. Di lì è nato questo bellissimo rapporto di
amicizia tra me e Geolier che mi ha portato ad essere il regista anche della recente tappa del suo tour al Palapartenope». Qual è il sogno nel cassetto di Alex Pennino? «Lasciare il segno nel tempo, come tanti che nel mio settore sono ricordati per la loro arte. Ho in mente anche di aprire un’accademia per dare un futuro ai giovani che sognano come me».