Al via PSO call me, un servizio di assistenza per chi soffre di psoriasi
Intervista a Gabriella Fabbrocini, direttore dell’UOC di Dermatologia dell’Università Federico II di Napoli
Si chiama “PSO call me” ed è un servizio di assistenza promosso dalla UOC (Unità operativa complessa) di Dermatologia clinica del Policlinico dell’Università Federico II di Napoli, dedicato a chi soffre di psoriasi moderata o grave. A presentare l’iniziativa è la professoressa Gabriella Fabbrocini, dermatologo e direttore dell’Unità.
Professoressa, che cos’è la psoriasi?
E’ una malattia autoimmunitaria che in passato pensavamo fosse limitata esclusivamente alla cute, ma che in realtà può colpire anche le articolazioni in una forma non grave. La psoriasi si manifesta con delle chiazze, prevalentemente sul cuoio capelluto e sulla parte terminale delle mani, ma può rivelarsi anche su unghie e mani, per esempio, in forme minime ma che comunque proprio per questo sono più insidiose perché occasionali.
Esistono anche altre manifestazioni di psoriasi?
Si, quelle che colpiscono ad esempio genitali o ascelle, spesso trattate come micosi ma che in realtà sono comunque espressione di questa malattia anche se in una forma più rara.
Perché questo servizio PSO Call?
A causa della pandemia, del blocco di numerose prestazioni e delle limitazioni negli spostamenti imposte negli ultimi due anni, è diventato molto complicato negli ultimi tempi accedere agli ospedali o effettuare visite specialistiche per assistere chi soffre di patologie diverse dal Covid.
E quindi?
Per questo abbiamo creato un servizio di assistenza specializzata, partito nei giorni scorsi e che avrà la durata di un anno, che consente a tutti i pazienti del nostro ambulatorio di psoriasi dell’UOC di Dermatologia Clinica di poter chiamare il Numero fisso 848.800.932 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17 e avere tutte le informazioni necessarie per la prosecuzione della cura, per comunicare le proprie esigenze o per agevolare l’appuntamento per una nuova visita. Abbiamo attivato in pratica un punto di contatto preciso e unitario per le informazioni e le necessità relative al percorso terapeutico in un momento complicato per la sanità in generale come quello attuale, una forma di “garanzia”, assistenza, informazione e comunicazione che continua nel tempo una volta che i pazienti sono entrati a far parte del nostro network.
Quali sono le caratteristiche distintive di questa iniziativa?
Il servizio si distingue innanzitutto per l’accesso digitale. Abbiamo ulteriormente sviluppato, approfondito e perfezionato attività che realizzavamo anche prima del Covid, perché siamo sempre stati molto attivi su questo fronte digitale. Con la pandemia ovviamente l’esigenza di attività a distanza è cresciuta, e quindi ci siamo organizzati di conseguenza con mail per rinnovi terapeutici, ambulatori personalizzati, teleconsulti e così via, in maniera da garantire continutà delle cure, ridurre gli spostamenti e gli affollamenti. Riceviamo ormai più di 100 messaggi al giorno fra mail e telefonate. La digitalizzaizone rende più facile l’accesso ai servizi, e questo ha fatto crescere ulteriormente il numero di richieste di informazioni e di cura che dobbiamo fronteggiare con un personale che però si è ridotto a causa di vari fattori come il Covid o il turnover del piano di rientro del personale sanitario regionale.
E poi?
Un altro punto di forza del nostro servizio è la qualificazione di chi risponde a telefono. Abbiamo infatti accuratamente preparato gli operatori in maniera da poter risolvere la maggior parte dei quesiti che possono arrivare e in modo da poter gestire le telefonate evitando lunghe code. Ovviamente non si tratta di assistenza sanitaria vera e propria o di visite a distanza ma di un processo di ricerca e studio, di raccolta di informazioni e di un primo livello di consigli per quanto possibile, con appuntamenti successivi o visite mediche di approfondimento da definire quando necessario.
Il servizio è gratuito?
Sì, grazie al supporto di un’azienda privata, il servizio di assistenza e consulenza telefonica è gratuito per chi chiama; si paga solo la telefonata urbana se da rete fissa o secondo il piano tariffario dell’operatore telefonico se da rete mobile.