In occasione della giornata internazionale della Donna, giovedì 7 e venerdì 8 marzo, il Trianon Viviani promuove “Alle donne la libertà costa”, due giorni di incontri per fare il punto sullo stato dei diritti del mondo femminile.
«In questi due giorni – spiega il direttore artistico Marisa Laurito – ci incontreremo con diverse figure di spicco del mondo culturale napoletano e delle associazioni femminili per fare il punto su quanto costa oggi la libertà a noi donne. Secondo il rapporto annuale stilato dal Fondo Onu per la Popolazione (Unfpa), in media le donne nel mondo godono del 75% di diritti in meno rispetto agli uomini».
Secondo la popolare artista «abbiamo fatto tanti passi avanti, ma tanti altri, sono ancora da percorrere e riguardano le maggiori tutele per la maternità, il diritto a una pari retribuzione, la difesa alla discriminazione sui luoghi di lavoro, il diritto alla sicurezza nelle nostre città e la parità di genere».
Il 7 marzo, dalle 17:30, Laurito discuterà quindi del costo della libertà con Nadia Carlomagno, attrice e direttrice del master “Teatro pedagogia e didattica” dell’università suor Orsola Benincasa, Maria D’Elia, presidente della Fondazione Mondragone – museo della Moda, Natascia Festa, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, Francesca Galgano, scrittrice e docente del dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo federiciano, Marzia La Piana, comandante della compagnia Napoli Stella dei Carabinieri, Rosita Marchese, presidente dell’Accademia delle Belle arti di Napoli, la cantante Pietra Montecorvino, le artiste Antonella Romano e Roxy in the Box, Maura Striano, assessore all’Istruzione del Comune di Napoli, Angela Tecce, presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e del museo Madre, e Ilaria Urbani, giornalista della Repubblica.
Parteciperanno le rappresentanti di varie associazioni impegnate sul territorio: Action Women – Sartoria sociale in Castel Volturno #tuttesiamouna (Paola Russo), Arcidonna di Napoli (Rosa Di Matteo), Azadi degli iraniani di Napoli (Rozita Shoaei), Cora (Carla Capaldo), Dedalus (Tania Castellaccio), la Fenice Vulcanica (Carmela Sorrentino), Forti Guerriere (Simona Cappella), le Kassandre (Clara Farnioli), Lazzarelle (Imma Carpiniello), Maddalena (Annamaria Varriale) e Soroptimist club Napoli (Elvira Lenzi).
Alle 19:30 il dibattito “Cinema e Donna: quanto la settima arte può influenzare l’emancipazione femminile?”, organizzato di intesa con la Regione Campania, un’occasione per discutere sul rapporto attuale del mondo femminile con il cinema, per capire, tra l’altro, come la settima arte ha seguìto l’evoluzione dell’emancipazione della donna e qual è il ruolo e il peso attuale delle professionalità femminili. Interverranno Armida Filippelli, assessore regionale alla Formazione professionale, Rosanna Romano, direttore generale regionale per le Politiche culturali e il Turismo, Titta Fiore, presidente della Film commission Regione Campania, e le attrici Ludovica Nasti e Antonella Stefanucci.
L’8 marzo, dalle 10, si terrà “Sebben che siamo donne… Tra passato, presente e futuro”, un incontro con le studentesse e gli studenti degli istituti scolastici che hanno aderito al progetto “Coscienza Comune” promosso dal Comune di Napoli. Questo appuntamento è organizzato dall’Amministrazione cittadina in collaborazione con la fondazione Trianon Viviani.
Tutta la manifestazione è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno del ministero della Cultura, la Regione Campania (fondi ordinarî e Poc 2014-2020) e la Città metropolitana di Napoli, con il patrocinio di Rai Campania.
Alle donne la libertà costa
Nei giorni 7 e 8 marzo ci incontreremo con diverse figure di spicco del mondo culturale napoletano e delle associazioni femminili per fare il punto su quanto costa oggi la libertà a noi donne. Secondo il rapporto annuale stilato dal Fondo Onu per la Popolazione (Unfpa), in media le donne nel mondo godono del 75% di diritti in meno rispetto agli uomini.
Abbiamo fatto tanti passi avanti, ma tanti altri, sono ancora da percorrere e riguardano le maggiori tutele per la maternità, il diritto a una pari retribuzione, la difesa alla discriminazione sui luoghi di lavoro, il diritto alla sicurezza nelle nostre città.
Negli anni ‘50, se una donna non si atteneva alle regole imposte dalla società, rifiutando il suo ruolo di mera casalinga, era considerata ammalata, da curare. Oggi, molte donne hanno rotto schemi e stereotipi, conquistato la libertà ma, troppo spesso, a caro prezzo. Sono fermamente convinta che attualmente un argomento da affrontare sia il modello di educazione che offriamo ai nostri figli e, in generale, la questione della parità di genere.
Mi chiedo perché, quando si parla di parità di genere, di uomini non si parla mai? Credo che dovremmo spostare il pensiero anche su di loro, cercando di costruire ascolto, complicità e rispetto, tentando di definire, finalmente insieme, questi due nuovi e moderni ruoli, senza perdere di vista l’importanza del maschile e del femminile.
Nel primo dei due giorni avremo un momento speciale, di intesa con la Regione Campania, per discutere sul rapporto attuale del mondo femminile con il cinema, per capire, tra l’altro, come la settima arte ha seguìto l’evoluzione dell’emancipazione della donna e qual è il ruolo e il peso attuale delle professionalità femminili.
Il secondo giorno, con il Comune di Napoli, incontreremo gli studenti degli istituti scolastici che hanno aderito al progetto “Coscienza Comune”, promosso dall’Amministrazione cittadina.
Marisa Laurito