Domani, giovedì 28 luglio, alle ore 19.00, al Rione Terra, nella Piazza Centimolo, arriva il teatro di Pasquale Ferro con il monologo “Pacchiello – venditore ambulante di taralli caldi caldi e di guai neri neri”, interpretato da Roberto Capasso, nell’ambito della I edizione di “Officine Rione Terra”, il festival di spettacoli itineranti tra musica, danza, teatro, artigianato, enogastronomia, esposizioni artistiche e laboratori, promosso dal Comune di Pozzuoli e organizzato da ArtGarage, che proseguirà per tutta l’estate e fino a gennaio 2024.
Lo spettacolo è un monologo che parte dalla favola per arrivare alla cruda realtà di una storia di usura ed ordinaria, non troppo, violenza: una violenza fisica ma anche psicologica che il protagonista Pacchiello vive e rivive attraverso il ricordo di una vita distrutta e distruttiva tra i suoni neomelodici evocativi di una Napoli contemporanea che porta sulle spalle una tradizione pesante da sostenere, come quella della festa dei gigli che fa da sfondo alle vicende raccontate. Pacchiello è un untore e l’usura è un sistema, un mezzo necessario per “contagiare” le vittime debitrici. Un desiderio assoluto di condivisione della lordura della propria esistenza. Un uomo dimenticato dalla coscienza, ossessionato dal potere, che vive i ricordi che gli passano accanto veloci come un treno, fino ad investirlo. Un Riccardo III neomelodico trasportato in una Napoli ubriaca e senza pudore. L’evento è targato “Antichi scenari”, la rassegna di Luna Nova, giunta alla V edizione con la direzione artistica di Veronica Grossi e ospitata all’interno del Festival.
Il programma prevede eventi mirati a un pubblico trasversale nel cuore pulsante e vivo di Pozzuoli, per animare e valorizzare la sua natura in modo innovativo ed ecologico, secondo il modello europeo del site-specific, ancora poco diffuso in Italia. Per l’occasione, le botteghe storiche del Rione e quelle più recenti saranno riaperte e fruibili per esposizioni artistiche, artigianali e per dare lustro e merito ai prodotti del territorio, sia di natura enogastronomica che artistica.