Napoli, 24 novembre – A Napoli, nel dubbio amletico provocato dalla crisi energetica, se sia il caso di accedere le luci natalizie
oppure no, con il conseguente buio nelle principali vie dello shopping cittadino per il prossimo periodo natalizio, il Renaissance
hotel Mediterraneo, nella sera di ieri, ha illuminato il suo albero natalizio. Una scultura alla quale è stato dato il nome di
“Candida leggerezza”. La bella e suggestiva installazione, dell’artista Michele Iodice, resterà nella hall del prestigioso hotel
napoletano, sino all’ 8 gennaio e potrà essere vista non soltanto dagli ospiti del Mediterraneo ma anche da tutte le persone
che trovandosi a transitare per via Ponte di Tappia, vogliano vedere da vicino questo particolare albero dalla forma piramidale, composto da polistirolo di recupero,
materiale scelto per la purezza che lo contraddistingue oltre che come prodotto preesistente, spesso abbandonato e ripreso per donargli una nuova vita in forma di
opera d’arte. A presentare, ad un foltissimo gruppo di intervenuti, oltre all’ artista c’ erano l’assessore al turismo del Comune di
Napoli Teresa Armato, la curatrice della mostra, la giornalista Paola de Ciuceis ed il patron dell’ hotel Toto Naldi in compagnia
della moglie Teresa Coscia, ad introdurli la giornalista Emanuela Sorrentino. Tra i tantissimi amici presenti ho incontrato: Matilde De Tommasis, Valerio Mazza, Maria
Di Pace, Bianca Bonaduce, Paolo Bowinkel, Amedeo Manzo, Peppe e Claudia De Rosa, Mimmo Tuccillo e Rosita Puca, Luigi
Palmieri, Emanuela D’amore, Lino Ranieri e Anna Paola Merone, Roberta Buccino Grimaldi, Enzo ed Annalisa De Paola,
Maurizio ed Ada Maddaloni, Carlo e Gigliola Migliardi ed ancora Lello e Claudia Sangiuolo, Lello De Simone e Serena
Amabile, Riccardo Villari, Carlantonio e Lilly Leone, Mauro e Giusy Ferrazzano, Enzo e Marila Pucci, Carmen Mancini, Davide
d’Alterio, Valerio e Vicky Romano, Sveva De Bernardo. Con l’installazione di Michele Iodice, il cui suggestivo nome “Candida
Leggerezza”, inaugura i festeggiamenti per i primi dieci anni dell’Albero d ‘Artista, ormaiuna tradizione ben consolidata che
nel corso di questo decennio ha visto collaborare ed esporre anche Lello Esposito, Riccardo Dalisi, Marco Ferrigno, Ana Soler,
Gian Barbato ed il collettivo Mediaintegrati. Quest’ anno oltre all’albero nell elegante hall un piccolo corpus di opere per una
maggiore conoscenza della suggestiva produzione dell’artista. Tra i tanti che si sono soffermati a guardare queste opere che
fanno parte della creatività di Michele Iodice, ho visto: Fernanda Speranza, Paola Villari, Jonny e Paola Signorini, Alessandra
Improta, Patrizio e Checca Rispo, Gaetano Borrelli, Aldo Carnevale ed Annamaria Braschi, Gianantonio ed Emma Garzilli,
Rosanna Di Fiore, Iliana Grimaldi, Anna Manna, Gigi Mingione, Teresa Naldi, Mario Pandolfi e Marina Vitiello, Salvio Parisi,
Cristina Sersale. L’happening si è svolto in una atmosfera decisamente natalizia con tante belle ed eleganti signore nonché
impeccabili signori, insomma un rendez vous piacevole che per molti di loro è stata anche una buona occasione di incontro per
darsi appuntamento al San Carlo in occasione della inaugurazione della stagione lirica. Così tra gustosi panini ripieni
di zuppa maritata, tra baccalà fritto e molte altre ghiottonerie accompagnate da tante bollicine ho visto scambiare idee sulla
serata di gala del lirico: Luigi Lavorgna, Gilda Roberti, Guido e Ciquita Gentile, Gigi e Lidia De Simone, Aldo ed Anna Pezza, Paolo
e Roberta Vosa, Nicoletta Amato, Fiorella Cannavale Di Lauro, Valerio De Risi e Marta Catuogno,Massimo Garzilli e Miscenka
Solima, Nanna Tucci, Fiorella de Luca, Antonella Barbato, Alfredo Barone Lumaga, Gino e Francesca Mandolese, Maria Rosaria
Nessuno sempre presente a tutte e dieci edizioni dell’ Albero d’ Artista e poi con Francesco Naldi un bellissimo ed allegro
gruppo di giovani tra questi ho riconosciuto Massimo Leone, Mario Falanga, Piera Tuccillo, Andrea ed Angela Grimaldi,
Francesca Menzella, Romina Cesaro, Giuseppe di Costanzo, Rosetta Nessuno la più piccola delle figlie di Maria Rosaria.