Luca Pozzi, Bernat Cunì, Nino Basilashvili e Chunju Yu sono gli artisti selezionati da giovani attivisti di tutta Europa per quattro residenze d’artista: tra i temi che indagheranno la mobilità post-covid e il porno femminista
Negli ultimi anni l’Intelligenza Artificiale è stata implementata in numerosi campi funzionali al vivere quotidiano a partire dalle attività che simulano le capacità cognitive dell’essere umano passando per la gestione della sfera civile e sociale fino alle attività economiche e politiche.
Con questa premessa, all’interno della rete internazionale di Urban Labs, è nato AI4future, network costituito da Sineglossa, organizzazione da anni impegnata in progetti di arte e
intelligenza artificiale, nel ruolo di coordinatore, e partner come MEET Digital Culture Center, il primo centro internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale, Espronceda, istituto di Arte e Cultura spagnolo, V2_Lab for the Unstable Media, il centro olandese per l’Arte e la Tecnologia dei Media e Sardegna Teatro come associato.
Artificial Intelligence for Future ha selezionato quattro artisti che lavoreranno da aprile a settembre a Milano, Rotterdam, Barcellona e Cagliari: Bernat Cunì (Spagna) per la categoria “Phygital worlds and
digital barriers”; Nino Basilashvili (Russia/Georgia) per “community mobilization in public spaces”; Luca Pozzi (Italia) per “Platform urbanism and social mobility”; Chunju Yu (Cina) per “Gender
Inequality issues”. A settembre 2022 le opere realizzate negli urban labs verranno presentate in una mostra al MEET Digital Culture Center di Milano.
«Ad AI4Future lavoreranno quattro artisti molto diversi, che assomigliano alle comunità di attivisti che li hanno scelti. Il dialogo tra questi due mondi sta mostrando come sia possibile interpretare
temi complessi come il senso di spazio pubblico, il rapporto col porno nei femminismi o ripensare la mobilità in maniera phygital. Con la relazione empatica che l’arte è in grado di creare i dati e
gli algoritmi fanno meno paura e diventano più facilmente avvicinabili anche da chi ne potrebbe essere spaventato per l’utilizzo improprio che spesso se ne fa», ha dichiarato Federico Bomba, direttore artistico del progetto, che ha incontrato di recente gli artisti a Rotterdam.
AI4Future mira a mostrare come l’intelligenza artificiale associata all’arte possa essere un potente strumento di advocacy al servizio dei giovani attivisti europei per affrontare i
cambiamenti culturali e sociali del nostro tempo. Per questo i giovani coinvolti hanno innanzitutto ridefinito il concetto di mobilità post-covid, inteso non solo come possibilità di spostamento, ma anche come
relazione tra mondo fisico e virtuale, rapporto tra spazi pubblici e privati, mobilità sociale e di genere. A partire da questi stimoli da aprile 2022 partiranno nelle quattro città coinvolte degli urban labs, progetti di residenza e co-design tra artisti, attivisti e abitanti.
Di seguito i dettagli sui progetti selezionati
PANORAMAI di Bernat Cunì
da Esprocenda/Lemongrass, Barcellona
Categoria: AI, phygital worlds and digital barriers
PANORAMAI è un’opera d’arte basata su video panoramici infiniti generati dall’IA per mezzo di grandi serie di immagini realizzate di volta in volta dalla community nei suoi spostamenti e nelle
diverse modalità di mobilità. Questo progetto usa l’intelligenza artificiale per elaborare grandi quantità di dati di immagini al fine di identificare i comuni denominatori visivi delle diverse modalità
di mobilità. Gli elementi acquisiti sono presentati con la generazione di nuovi video panoramici in grado di visualizzare le caratteristiche intrinseche delle scelte di mobilità e dei contesti geografici.
Moving Forward di Nino Basilashvili
da Sardegna Teatro
Categoria: AI and community mobilization in public spaces
Moving Forward è un’installazione interattiva sull’IA nello spazio pubblico.
Nell’era digitale l’IA sta già misurando e prevedendo il nostro comportamento, i partecipanti sperimenteranno il controllo e la previsione nello spazio pubblico.
I dati che emergono rivelano come sia possibile fare previsioni, ad esempio, sul nostro comportamento di acquisto, su come ci relazioniamo nello spazio pubblico e su come interagiamo gli uni con gli altri.
Entrando nello spazio, il movimento dei partecipanti verrà rilevato e misurato da un’intelligenza artificiale, sarà poi analizzata la variabile comportamentale derivante dalla consapevolezza della previsione.
ROSETTA MISSION 2022 di Luca Pozzi
Da MEET DIGITAL CULTURE CENTER, Milano
Categoria : AI, platform urbanism and social mobility
“RM2022″ è ispirato all’omonima missione spaziale dell’E.S.A., l’Agenzia Spaziale Europea tra il 2004 e il 2016. È la ricostruzione in 3D della cometa 67.P Churyumov Gerasimenko, trasformata da corpo celeste fisico in un punto di convergenza
digitale per diverse discipline. RM2022” è un Hub temporaneo libero, senza specifiche coordinate politiche, religiose e geografiche, adatto a contributi interdisciplinari e all’interazione
sociale: un punto di incontro per attivisti, artisti, filosofi e scienziati. Un luogo per un pubblico ibrido che supera i confini linguistici e fisici nell’era pandemica.
Love, not a scam di Chunju Yu
V2_ Rotterdam
Categoria : AI and Gender Inequality issues
Ispirato dai fake celebrity porn realizzati dalla tecnologia deep fake, questo progetto mira a creare porno generato dall’IA al fine di affrontare la questione dello sfruttamento sessuale e dello sguardo
maschile nell’industria del porno. L’obiettivo è quello di esplorare la pornografia come mezzo per esprimere in modo satirico e sociale l’erotismo online, il feticismo e sfidare gli algoritmi patriarcali radicati nei siti web porno.
Se, come sappiamo, l’ia influenzerà sempre di più le decisioni individuali e collettive è importante che ogni persona, anche chi non aveva dimestichezza con la matematica a scuola, impari a capire di
cosa si tratta. L’arte, in questo contesto, ha un ruolo essenziale, perchè scatena interesse, accende il confronto e produce visioni. Per capirne il potere basti ricordare l’ultimo celeberrimo Arco di Trionfo impacchettato di Christo, che ha
mobilitato e affascinato centinaia di migliaia tra Parigini e turisti, e milioni di persone online nel processo di creazione dell’opera. Perchè allora non cominciare dal realizzare opere di arte pubblica interattive che facciano uso di
intelligenza artificiale, nelle piazze delle città, e che dialoghino con gli abitanti, formandoli all’utilizzo critico delle ia e stimolandoli alla partecipazione alla vita pubblica e al dialogo grazie allo stupore che l’arte sa scatenare?
Sulla scorta di queste premesse stanno nascendo in diverse parti d’Europa, anche grazie a storici centri di ricerca transdisciplinari come Ars Electronica,
esperienze di questa natura. AI4FUTURE ne è uno degli esempi: una rete di urban labs dislocata tra Barcellona, Rotterdam, Milano e Cagliari, in cui gruppi di giovani attivisti locali sono stati coinvolti nel ridefinire il concetto di mobilità insieme ad artisti esperti di ia: insieme
costruiranno i futuri desiderati per le nostre città, esplorando ambienti phygital e imparando a selezionare dati in maniera critica. Questi dati costituiranno la conoscenza delle installazioni interattive ideate per alimentare il dibattito pubblico e cercare democraticamente risposte nel mondo complesso in cui viviamo.
Estratto dall’ntervento di Federico Bomba durante l’incontro tenutosi il 25 febbraio 2022 alla Camera dei Deputati dal titolo #IL FUTURO DELL’AI