Una scena di violenza si è consumata a Posillipo, uno dei quartieri più prestigiosi di Napoli. Un uomo ha schiaffeggiato ripetutamente una ragazza davanti a una Smart, mentre lei cercava di difendersi. Il tutto ripreso con un cellulare e diffuso sui social network, scatenando indignazione e rabbia.
Nel video, che dura poco più di tre minuti, si vedono due ragazzi che discutono animatamente davanti all’automobile, parcheggiata in via Orazio a Posillipo. Poi parte un primo ceffone, forte e diretto al viso. E ne arrivano altri, fino a quando lei non rientra nell’abitacolo. Si sentono le voci di alcuni testimoni, presumibilmente da un’abitazione vicina, che esprimono stupore e incredulità.
A un certo punto, alcuni ragazzi intervengono e prendono a calci la Smart, cercando di fermare l’aggressore. «Che fai? Non devi permetterti!», gli urlano. Lui esce nuovamente dall’auto e si scaglia anche contro di loro, prima di ripartire a tutta velocità.
Sull’accaduto sono in corso accertamenti delle forze dell’ordine, che stanno cercando di identificare i protagonisti della vicenda e di datare l’episodio. Non si sa ancora se la vittima della violenza abbia denunciato il fatto o se lo abbiano fatto coloro che hanno ripreso il video o che sono intervenuti a difenderla.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha rilanciato il video sui social network, chiedendo che il vile aggressore venga punito severamente. «Chi usa la violenza è un essere ignobile, chi lo fa su una donna, su colei che dovrebbe essere la propria compagna di vita, ci disgusta», ha scritto. «Certi episodi non devono più restare impuniti e non devono, soprattutto, passare inosservati: troppe donne sono state vittime di un amore malato e per fermare le violenze e i femminicidi serve oltre che una riforma penale anche quella culturale».
Il video ha suscitato molte reazioni sui social network, tra commenti indignati e solidali con la ragazza. Molti hanno espresso il proprio sostegno alla vittima e hanno condannato l’atteggiamento violento dell’uomo. Alcuni hanno anche lodato il coraggio dei ragazzi che hanno cercato di fermarlo.
Il caso di Posillipo si inserisce in un contesto preoccupante di violenza sulle donne in Italia. Secondo i dati dell’Istat, nel 2020 ci sono stati 92 femminicidi, di cui 62 per mano del partner o dell’ex partner. Oltre 6 milioni di donne hanno subito violenza fisica o sessuale nella vita, mentre 1 milione e mezzo l’hanno subita nell’ultimo anno.
Per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, sono state avviate diverse iniziative a livello nazionale e locale. Tra queste, la campagna #Nonènormalechesianormale promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a fornire informazioni utili alle vittime. Inoltre, sono attivi diversi centri antiviolenza e numeri verdi come il 1522.
Se sei una donna che subisce violenza o se conosci una donna che subisce violenza, non restare in silenzio. Puoi chiedere aiuto alle forze dell’ordine, ai centri antiviolenza o ai numeri verdi. Puoi anche rivolgerti a un avvocato, a un medico o a un assistente sociale. Ricorda che la violenza non è mai giustificata e che hai diritto a una vita libera e sicura.