«È di stamattina l’idea lanciata attraverso i mezzi stampa di un’Agenzia per l’Infanzia. L’idea è bella ed entusiasmante. Soprattutto perché lanciata da chi di bambini se ne intende per competenza e ruolo.
La nostra perplessità è quella di creare l’ennesimo contenitore vuoto», così Gianfranco Wurzburger, presidente Asso.gio.ca. associazione che si occupa da oltre venti anni di minori a rischio sul territorio di Napoli.
«Dalla mia esperienza – incalza Wurzburger – vissuta in tanti anni di lavoro con i bambini tra i vicoli dei nostri quartieri, credo che forse oggi sia necessario quel coinvolgimento serio di tutti gli attori e di tutte le
agenzie territoriali interessate: se questo debba prendere il nome di “agenzia per l’infanzia” può avere senso, purché alle spalle ci sia il “benessere” del fanciullo e non la necessità di come spendere i soldi del PNRR».
«In sostanza partiamo dai bambini non dai soldi – prosegue il presidente di Asso.gio.ca. – Anzi meglio, dai loro genitori».
Wurzburger suggerisce le reali esigenze dei territori: asili nido, asili nido aziendali, segregazione scolastica anche nella fascia 0-10 anni, povertà educativa e soprattutto l’esigenza di lavorare sulla genitorialità.
«Bisogna costruire intorno ai nostri bambini – prosegue – quartieri, strade e vicoli meno degradati, abbandonati, maltenuti. Educarli al bello e lavorare per ottenerlo».
«Solo dopo – conclude – ha senso l’Agenzia come organismo che metta in rete tutti, ma proprio tutti coloro che lavorano quotidianamente al “benessere” dei nostri bambini e delle loro famiglie».