Paolo Trimarchi si è tolto la vita. Aveva 61 anni ed era un commerciante di Afragola (Napoli). Prima di impiccarsi nel suo negozio, ha scritto un post di addio su Facebook. Oggi 14 agosto si sono svolti i suoi funerali nella basilica di Sant’Antonio. Il clima era di dolore e rabbia.
Paolo Trimarchi lavorava nel centro commerciale Vulcano Buono di Nola. Ieri ha mandato un messaggio ad una collega: «non entrare in negozio». Voleva risparmiarle la scena orribile. Poi ha annunciato su Facebook la sua decisione estrema. E ha compiuto il gesto fatale.
Perché Trimarchi si è suicidato? Non è facile saperlo con certezza. Forse c’entra un contenzioso legale con una attività commerciale vicina alla sua casa. O c’entra la crisi economica. Forse c’entra la disperazione. Sulla vicenda potrebbero indagare inquirenti e forze dell’ordine. Ma non è ancora chiaro se lo faranno.
Trimarchi ha lasciato una lettera alla sua famiglia. L’ha diffusa la figlia Arianna. Queste sono le sue parole:
“Con il mio gesto estremo vorrei fare capire a tutti che non si può vivere in questo modo, preferisco farla finita, spero che qualcuno si prenda cura della mia famiglia.
Tutto questo lo faccio per non commettere atti che potrebbero compromettere la vita dei miei cari, io non voglio andare in carcere, preferisco così…addio, ci rivedremo forse in un mondo migliore.”
Arianna ha anche pubblicato sui suoi social il messaggio del padre prima di morire. Ha aggiunto un commento duro:
“Pubblico questi screen, mio padre si è tolto la vita…disperato, questo è il suo messaggio prima di morire… Si vergognasse chi deve, per il resto invito ad aprire gli occhi che non è tutto oro ciò che luccica.”
Ai funerali c’erano tanti cittadini commossi. C’era anche il sindaco Antonio Pannone. C’erano anche i referenti dell’associazione “La Battaglia di Andrea”. L’associazione aiuta le vittime della crisi economica e sociale. Da sabato pomeriggio sono stati vicini alla moglie e ai due figli di Paolo. Hanno anche fornito l’assistenza legale del loro avvocato Sergio Pisani.
Asia Maraucci è la presidente de ‘La Battaglia di Andrea’. Ha parlato così:
“Non abbiamo fatto altro che accogliere l’ultimo desiderio del signor Paolo.
È da sabato pomeriggio che non lasciamo soli un attimo la sua famiglia e continueremo farlo sempre, da questo momento in poi.Abbiamo anche fornito l’assistenza del nostro legale Sergio Pisani. Il nostro pensiero personale è che non si può morire così ma il nostro è solo un pensiero personale, il resto lo dovranno stabilire gli organi competenti, se ci sarà qualcosa da stabilire.”
Fonte: Fanpage
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