Addio a Nicola Barbato, il poliziotto eroe ferito dalla camorra

9 Marzo 2024 - 11:02

Addio a Nicola Barbato, il poliziotto eroe ferito dalla camorra

Nicola Barbato era un sovrintendente della Polizia di Stato. Lavorava nella Squadra Mobile di Napoli. Il 24 settembre del 2015, partecipò a una operazione antiracket a Fuorigrotta, un quartiere di Napoli. Un camorrista gli sparò e lo ferì gravemente. Da quel giorno, Nicola rimase paralizzato e sulla sedia a rotelle. Ricevette la Medaglia d’Oro al Valore Civile per il suo coraggio.

Nicola aveva 61 anni. Qualche settimana fa, ebbe dei problemi respiratori. Si aggravarono e lo portarono alla morte. Si spense a Carinaro, in provincia di Caserta. Lasciò la moglie Angela e i due figli Giovanna e Luigi. Entrambi sono poliziotti come lui. La sua famiglia gli dedicò un messaggio commovente: «Carinaro, Caserta, la Campania, l’Italia e le forze dell’ordine sono orgogliose di Te».

Oggi, sabato 9 marzo, alle ore 11, si potrà dare l’ultimo saluto a Nicola. La camera ardente sarà nella Casa Funeraria Graziano a Teverola, nel Casertano. Domani, domenica 10 marzo, alle ore 16, ci saranno i funerali. Si svolgeranno nella parrocchia di San Giovanni Evangelista, sempre a Teverola.

Nicola era un poliziotto stimato e apprezzato. Era un uomo gentile e perbene, un padre felice e un marito amorevole. Era un testimone della battaglia per la legalità e un eroe ferito dalla camorra.

Molti lo ricordano con affetto e ammirazione. Tra questi, c’è Sandro Ruotolo. È stato senatore e oggi è responsabile Informazione del Pd. Da giornalista, aveva intervistato Nicola. Negli anni successivi, aveva mantenuto il contatto con lui. Lo ha ricordato così:

«Gli ho voluto davvero bene a Nicola Barbato. Affetto ma anche una stima immensa per un signor investigatore. Nicola Barbato e’ stato uno straordinario uomo delle istituzioni, della polizia di Stato. La sua storia è nota ed è drammatica. Resta paralizzato a vita nel corso di un’operazione Antiracket, a Fuorigrotta, quartiere di Napoli, sparato da un camorrista. Andavo spesso a trovarlo nella sua casetta di Carinaro. C’era sempre la sua sua amata moglie ed era un padre felice sapendo di avere due figli in polizia. Nicola Barbato era un uomo gentile e perbene, vittima della ferocia della camorra, testimone della battaglia per la legalità. Mi resterà per sempre quel suo sorriso, quel guardare il futuro con animo sereno. Le condoglianze sincere alla sua famiglia e alla famiglia della polizia di Stato».

Nicola Barbato non è solo un nome. È un simbolo, è un esempio, è una memoria. È un addio.

Fonte: Fanpage

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