Achille Costacurta: “Ho chiesto di morire ogni giorno. Ho ingerito metadone per suicidarmi”

2 Novembre 2025 - 14:04

Achille Costacurta: “Ho chiesto di morire ogni giorno. Ho ingerito metadone per suicidarmi”

Achille Costacurta, figlio di Billy Costacurta e Martina Colombari, ha deciso di raccontare tutto. Lo ha fatto a cuore aperto, nel podcast “One More Time” di Luca Casadei, svelando gli anni più bui della sua vita. A soli 21 anni, Achille ha già attraversato un inferno: dipendenze, TSO, rabbia, solitudine e dolore.

Nel suo racconto, la voce trema ma resta sincera. “Mia mamma ha pianto tanto. Mio papà, invece, l’ho visto piangere solo una volta. Quando mi hanno portato via.” Quelle lacrime, dice, non le dimenticherà mai.

Durante il ricovero, Achille racconta di aver perso ogni emozione. “Chiedevo tutti i giorni di fare l’eutanasia. Non sentivo più niente. Volevo solo morire.” Parole crude, ma vere. Il dolore lo aveva svuotato completamente.

Poi, un giorno, tutto è cambiato. “Quando sono uscito dalla clinica, è venuto a prendermi mio padre. C’era un doppio arcobaleno. Ho pianto di gioia, l’ho abbracciato fortissimo e gli ho detto: ‘Ce l’abbiamo fatta!’”. Quel momento è diventato il simbolo della rinascita.

Achille non nasconde nulla: racconta la diagnosi di ADHD, la detenzione e le sostanze. Ma oggi guarda avanti. “Ce la farò, e continuerò a farcela”, promette, con la voce di chi ha deciso di riprendere in mano la propria vita.

I genitori, sempre al suo fianco, non hanno mai smesso di lottare. “Non ci siamo mai arresi,” aveva detto tempo fa Martina Colombari. E quelle parole oggi suonano come una vittoria silenziosa.

Achille sa che la strada è lunga, ma ora ha una certezza: non è più solo. Ha imparato che anche dal dolore più profondo può nascere la luce. “Quel doppio arcobaleno era un segno. Il cielo mi stava dicendo che avevo ancora un motivo per vivere.”

Una storia dura, ma anche piena di speranza. La storia di un ragazzo che, dopo aver toccato il fondo, ha trovato il coraggio di risalire.