Chiara Ferragni ha versato oggi la quota di 200mila euro conseguente all’accordo transattivo raggiunto nel dicembre scorso con il Codacons e l’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi. Il punto d’incontro tra le parti è il primo passo verso la risoluzione del contenzioso figlio dei casi del pandoro “Pink Christmas” e delle uova di cioccolato “Dolci Preziosi”, per cui l’imprenditrice digitale andrà a processo il prossimo settembre con l’accusa di truffa aggravata. Ferragni ha donato la somma al “Progetto Ruth”, portato avanti dalla Caritas Italiana in sostegno alle donne vittime di violenza.
Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, legali di Chiara Ferragni, riferiscono in una nota ufficiale che l’influencer ha effettuato la donazione a titolo personale. Il “Progetto Ruth” che l’imprenditrice sostiene, si inserisce all’interno del protocollo d’intesa su “Microcredito di libertà – Protocollo di Microcredito per l’emancipazione economica delle donne che hanno subito violenza”. Il disegno va a vantaggio dell’emancipazione delle donne, vittime di violenza maschile e/o di sudditanza economica, che la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica del 2011 considera alla stregua di forme di violenza fisica, sessuale e psicologica.
In cambio del versamento effettuato, Chiara Ferragni ha ottenuto la revoca della querela da parte del Codacons.
Fonte: Ansa; il Fatto Quotidiano
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