In prima serata su Rai2, nel corso dell’ultima puntata di Belve, inaspettate e commoventi le lacrime di Maria De Filippi per il ricordo del marito Maurizio Costanzo. Per la prima volta Maria ha accettato che
fosse la giornalista a rivolgerle qualche domanda. Alla prima, la canonica “Che belva si sente?”, la conduttrice ha risposto come nessuno aveva ancora mai fatto fino a oggi, dimostrando perfetta consapevolezza
dell’autorevolezza che riveste. “Mi sento Maria De Filippi”, ha detto, incarnando pienamente quelle caratteristiche che hanno ispirato Fagnani a creare il format divenuto il suo marchio di fabbrica. Fagnani ha posto
a Maria anche un’altra delle sue domande tradizionali, quella in cui chiede all’intervistato chi, potendo, riporterebbe in vita. Sono tre le persone che De Filippi desidererebbe rivedere, nomi elencati senza
riuscire a trattenere la commozione: “Riporterei in vita mio padre e gli direi che è andato via troppo presto. Riporterei in vita mia madre perché, ripensando ad alcune cose che ha fatto delle quali mi sono
lamentata, adesso col senno di poi vorrei dirle che la capisco. E poi vorrei riportare in vita Maurizio, e qui faccio ancora più fatica che con le altre due persone sommate. Penso di avere sempre fatto in modo che lui
non soffrisse, che non provasse dolore fisico. Ma non so se nell’ultimo periodo ha sofferto, vorrei chiedergli questo”.Maria ha risposto anche alla domanda sulla “belvata” di cui si pente o che rivendica, ricordando il noto
furto dell’argenteria nella casa dei suoi genitori, quando – giovanissima – si ritrovò costretta a pagare una serie di multe accumulate. Di quel furto, i genitori si
accorsero, ma incolparono il fratello e, per lungo tempo, De Filippi rimase in silenzio senza confessare il misfatto. Solo dopo, per scagionarlo, decise di raccontare tutto e fu
obbligata dai genitori a recarsi nella gioielleria in cui aveva rivenduto gli oggetti in argento per poi riacquistarli. Fonte Fanpage.it.