57enne muore per la puntura di una zecca dopo due mesi di agonia

20 Dicembre 2024 - 8:17

57enne muore per la puntura di una zecca dopo due mesi di agonia

Un uomo di 57 anni, Riccardo Scalmazzi circa due mesi fa aveva iniziato ad avvertire dei problemi di salute: dagli accertamenti medici è emerso

che i continui malesseri dell’uomo fossero da ricondursi al morso di una zecca. Le sue condizioni sono peggiorate fino alla sua morte all’ospedale Santa Chiara di Trento.

L’encefalite da zecca – Stando ai dati dell’Istituto superiore di Sanità, l’encefalite da zecca è una malattia virale che coinvolge il sistema nervoso centrale ed è

causata da un virus della stessa famiglia di quelli responsabili della febbre gialla e della dengue. Il virus è trasmesso dal morso di zecche infette: in Italia la

malattia è stata identificata per la prima volta nel 1994, in provincia di Belluno. L’encefalite da zecca si manifesta spesso con disturbi e sintomi simili a quelli

dell’influenza: in una seconda fase si possono evidenziare sintomi di meningite ed encefalite. La vittima era molto conosciuta –

Grande appassionato di montagna, Scalmazzi, originario di Gavardo e cresciuto a Serle, viveva da tempo a Bondone, in Trentino. Era noto nella

comunità trentina che affaccia sul lago d’Idro. Da tutti considerato un gran lavoratore, era nel settore dell’edilizia, era conosciuto anche per la sua

passione per i presepi (tutti gli anni ne allestiva uno da condividere con i passanti) ma soprattutto per il suo impegno nel locale gruppo Alpini,

di cui era volontario: anche le Penne Nere del paese lo ricordano con affetto. Fonte Tgcom24.