Arriva da Monteroni, nel Nord Salento una triste storia di violenza familiare. Un artigiano di 50 anni avrebbe abusato sessualmente del figliastro disabile filmando con il cellulare le
violenze, sotto la minaccia che se lo avesse riferito a qualcuno, l’avrebbe picchiato. Il video poi è stato inviato ad alcuni suoi contatti social. Il gup di Lecce Marcello Rizzo ha condannato
l’uomo a 5 anni di reclusione con le accuse di violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di video e immagini sessualmente espliciti.
Riconosciuto il risarcimento del danno per 50mila euro. Il giudice Rizzo inoltre ha imposto nei confronti dell’indagato anche l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente
alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno, l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, e che, a pena espiata, sia sottoposto per un anno, alle misure
di sicurezza del divieto di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minori e dell’obbligo di tenere informati gli organi di polizia sulla propria residenza e sugli eventuali spostamenti.
Stando a quanto ricostruito dall’accusa – che aveva invocato una condanna a 7 anni e 9 mesi di reclusione – il 50enne per anni avrebbe abusato sessualmente del
figlio 30enne della compagna affetto da sordomutismo e ritardo psicopatologico. L’uomo era finito in carcere nel luglio del 2020, su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Sergio Tosi, salvo poi
ottenere i domiciliari (ai quali è tuttora sottoposto). L’inchiesta era stata avviata dopo che l’invio sul cellulare di una ragazza conosciuta sui social dei video porno tra cui quello col figliastro.