Un trentaduenne è morto in strada a Messina raggiunto da quattro colpi di pistola. Si chiamava Giovanni Portogallo ed era con un amico di 35 anni, G.C., in via Eduardo Morabito, nel rione Camaro San Luigi.
I due, da quanto ricostruito dagli investigatori attraverso alcune testimonianze, stavano passeggiando, quando, intorno alle 14.30, sono stati affiancati da un motorino con a bordo due persone.
Il passeggero del ciclomotore ha esploso i primi colpi, ma Portogallo e l’amico, forse già feriti, sono comunque riusciti a fuggire a piedi. Una fuga durata, però, pochi secondi:
acciuffati, sono stati raggiunti da altri colpi di pistola che hanno ucciso Portogallo e ridotto in fin di vita l’amico, condotto al pronto soccorso dell’ospedale Piemonte in
condizioni che i sanitari hanno subito definito gravissime. G.C. ha subito un complesso intervento chirurgico e avrebbe perso molto sangue. Uno dei proiettili gli si è
conficcato nel collo, sfiorando la carotide. In serata i carabinieri del comando provinciale di Messina, che conducono le indagini con il coordinamento della procura, hanno
portato un uomo in caserma per interrogarlo: è sospettato di essere la persona che ha sparato. Ancora nessuna traccia del complice. La dinamica farebbe pensare a un
regolamento di conti nell’ambiente della criminalità locale: sia la vittima che la persona sospettata di avergli sparato avrebbero precedenti per droga, come l’uomo rimasto ferito nell’agguato.
Dopo gli spari la gente si è riversata in strada e sono subito arrivati anche i parenti della vittima, disperati alla vista del cadavere. Proprio pochi giorni prima
di Natale la Polizia aveva arrestato due corrieri della droga, provenienti dalla Calabria, sorpresi a consegnare a un pregiudicato messinese circa quattro chili e mezzo di cocaina.
A casa dell’uomo che aveva ricevuto gli involucri contenenti la droga, nel rione di Camaro San Luigi, gli agenti hanno trovato banconote per 170 mila euro. Il rione Camaro San
Luigi è noto alle forze dell’ordine ed è considerato uno dei principali luoghi dello spaccio di sostanze stupefacenti nella città dello Stretto.
Per tutto il pomeriggio i carabinieri hanno interrogato numerose persone e, tra loro, alcune che nel momento degli spari si trovavano in strada.