Un uomo 30enne è finito nei guai a Cornuda, in provincia di Treviso. La sua reazione è stata violenta quando ha scoperto di dover pagare un sovrapprezzo per l’uso del Pos al Dam Bar, un locale di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa. L’incidente si è verificato nel pomeriggio di giovedì 24 agosto.
Terminata la consumazione, il cliente si è recato alla cassa per pagare, optando per il Pos. È allora che ha notato l’aggiunta di un sovrapprezzo sulla ricevuta, relativo alla scelta di non pagare in contanti. La cifra sembrerebbe sia stata la causa nel farlo arrabbiare.
Senza esitazione, il 30enne ha aggredito la barista dietro al bancone, afferrandola per il collo. La scena ha spaventato gli altri clienti presenti, che sono intervenuti per fermare l’aggressore e aiutare la ragazza. Subito dopo, la vittima è stata portata in ospedale per controlli medici.
Le forze dell’ordine sono arrivate rapidamente sul luogo dell’incidente. I carabinieri hanno assunto il compito di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di stabilire la responsabilità dell’aggressore. La reazione violenta del cliente ha causato preoccupazione tra chi era presente al momento dell’aggressione.
L’episodio solleva interrogativi sulla gestione delle tariffe legate al pagamento elettronico. Gli esperti suggeriscono che le comunicazioni chiare e le politiche di prezzo trasparenti sono fondamentali per evitare situazioni simili in futuro.
In conclusione, l’aggressione avvenuta al Dam Bar di Cornuda ha messo in luce la necessità di affrontare le questioni legate ai costi del pagamento elettronico. L’uso della violenza in risposta a una controversia economica è inaccettabile, e le indagini in corso forniranno ulteriori dettagli su questa vicenda.
fonte:fanpage
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