27 NOVEMBRE // A Castel dell’Ovo DANTE INFERNO. Animazione tradizionale di Gustave Doré

24 Novembre 2021 - 13:49

27 NOVEMBRE // A Castel dell’Ovo DANTE INFERNO. Animazione tradizionale di Gustave Doré

La Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo diventa lo spazio di un’esperienza immersiva con “Dante Inferno”, un’animazione tridimensionale delle

illustrazioni della Divida Commedia  realizzate da Gustave Doré nel XIX secolo, un ciclo di incisioni che costituiscono tuttora la più potente e immaginifica

rappresentazione visiva del capolavoro dantesco. Il lavoro artistico è ideato e realizzato graficamente da Giulio Fazio, che ha curato anche regia e musica insieme

a Massimiliano Sacchi. “Dante Inferno” è una produzione dell’associazione culturale Giano Bifronte presieduta da Paolo Nappi. “Dante Inferno” è realizzato con il

patrocinio del Comune di Napoli.
Dal 27 novembre al 31 dicembre, dalle 10 alle 18, il visitatore sarà condotto in un viaggio tra immagini, parola e suoni forti.

Ogni singola tavola diviene una scena animata e si riempie di colore, dando vita a una narrazione intensa in cui i tanti personaggi e le ambientazioni assumono una

consistenza di raro spessore. I versi di uno dei più grandi poemi della letteratura di tutti i tempi si rifrangono nella fantasia visionaria di un grande pittore,

accompagnati da una colonna sonora contemporanea che unisce un discorso orchestrale al sound design con un risultato di una riattualizzazione inedita e di estrema immediatezza narrativa.

Il testo dell’opera è costituito interamente da una selezione di versi della Divina Commedia: diversi attori prestano la propria voce alla moltitudine dei

personaggi che Dante e Virgilio incontrano nel corso del loro viaggio agli inferi. La storia si snoda seguendo la stessa cronologia dell’opera letteraria. La Voce

di Dante è di Paolo Cresta, quella di Virgilio è di Antonio D’Avino, la voce di Francesca è di Barbara De Dominicis, la voce di Ciacco e dei dannati è di Gianni

Caputo, la voce di Caronte, Pier della Vigna, Ser Brunetto è di Manuel Di Martino, la voce di Beatrice è di Fabrizia Sacchi.

Nota degli autori

La Divina Commedia è un’opera immortale perché capace di parlare a tutti gli uomini con immutata forza nel corso dei secoli. Pur essendo pienamente calata nella sua

epoca, l’opera trascende la dimensione temporale arrivando ad essere eterna, riuscendo cioè a conservare intatta tutta la sua potente forza comunicativa, una

universalità che solo pochissime opere possiedono.
Essa parla dell’uomo, di ciascun uomo e della sua personale vicenda, della ricerca

di una ragione dell’esistenza e della ricerca di una dimensione spirituale che lo aiuti a superare le difficoltà che la vita materiale pone sul suo cammino. Le

illustrazioni di Gustave Doré colgono appieno le sfumature del testo amplificandone la forza espressiva, con un segno che si è imposto nella fantasia dei

lettori come complemento necessario ed inscindibile. I versi del poema possiedono una musicalità, una capacità descrittiva ed un ritmo che si prestano naturalmente

all’interpretazione musicale, come dimostrano le molteplici versioni che nel corso della storia ne hanno dato grandi musicisti: la Commedia è un’opera piena di

suoni, di rumori: un poema sonoro. Lo stesso Dante fu al centro del dibattito musicale del suo tempo, un’epoca di trasformazione profonda in tutti i campi e

anche della musica, alla quale il medioevo rivolse un’attenzione enorme, attribuendole un’importanza ineguagliabile tra le arti, con la sua capacità di essere

contemporaneamente umana e cosmica, stimolo dei sensi e dell’intelletto, espressione dell’armonia del cosmo.

DANTE INFERNO

Dal 27 novembre al 31 dicembre

Tutti i giorni dalle 10 alle 18

Ogni visita dura 45 minuti

Necessaria la prenotazione inviando una mail all’indirizzo: prenotazionigiano@gmail.com

Costo ingresso: 3,50 euro

Nel rispetto delle normative anti Covid è necessario esibire il GREEN PASS.

Nel corso del mese sono previste iniziative collaterali che verranno pubblicate di volta in volta all’indirizzo www.danteinferno.eu e sul sito www.gianobifronte.net