Il 39enne romano Simone Borgese è finito di nuovo in manette dopo aver violentato, ancora una volta una ragazza.
L’uomo è gravemente indiziato del reato a lui contestato. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio dello scorso 8 maggio, nei confronti di una ragazza di 26 anni. Borgese, con la scusa di essersi perso, si sarebbe accostato sul ciglio della strada, dove la 26enne stava attendendo un pullman. Dopo aver ricevuto alcune informazioni dalla ragazza, e mostrandole il telefono scarico, l’avrebbe fatta salire a bordo per essere accompagnato.
Successivamente l’avrebbe portata in una zona molto isolata dove avrebbe violentato la giovane.
L’uomo di 39 anni ha un altro precedente in questo senso, già nel 2015, esattamente nella stessa data, aveva abusato sessualmente di una tassista. Il modus operandi, all’epoca fu pressoché identico. Venne pertanto processato ed arrestato. Il mese scorso c’è stata una recidiva, che porterà con tutte le probabilità ad una nuova condanna.
Gli investigatori stanno ora svolgendo un’intensa attività d’indagine durante la quale hanno anche mostrato alcuni volti di persone già note alle forze dell’ordine alla vittima. Nell’album, la vittima ha riconosciuto il suo stupratore. Le autorità lo hanno quindi rintracciato e bloccato. Adesso l’Autorità Giudiziaria ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.
Fonte: tgcom24