Francesca, a soli 24 anni, incinta al quinto mese di gravidanza, è stata colpita da un’emorragia celebrale.
Il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e Stroke Unit, Valentino Manzo, ha spiegato: «Francesca è stata ricoverata prima di Natale con sintomi preoccupanti», spiega il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e Stroke Unit, Valentino Manzo. «Aveva un’afasia e un iniziale disturbo motorio al braccio e alla mano destra, nonostante la giovane età abbiamo pensato subito ad uno stroke ischemico». Di qui la scelta dei dottori di effettuare una risonanza magnetica.
Il primario dell’Unità Operativa Complessa di Neuroradiologia Mario Muto racconta: «A quel punto le immagini ci hanno confermato un quadro allarmante. Ulteriori indagini hanno poi evidenziato una malformazione vascolare arterovenosa. Quando una malformazione di questo tipo sanguina, il rischio di un’emorragia entro sei mesi, o al massimo un anno, è del 30%. Avevamo l’obbligo di intervenire».
Si è deciso per un trattamento endovascolare e così soltanto due giorni dopo il ricovero, in condizioni cliniche ormai stabili, la giovanissima mamma è stata sottoposta al delicato intervento.
Muto aggiunge: «È stato necessario pianificare l’intervento nel minimo dettaglio per utilizzare un quantitativo minimo sia di radiazioni che di sostanze potenzialmente tossiche per il nascituro. Fortunatamente tutto è andato per il meglio».
Francesca ora è tornata a casa dal marito e dal primo figlio, il piccolo Emanuele. La gravidanza prosegue senza complicazioni ed entro pochi mesi la famiglia si allargherà con l’arrivo di Gioia Maria.
«Non ho mai avuto paura per la mia vita, ma ho temuto per la mia bambina. Oggi posso dire che al Cardarelli ci hanno salvate entrambe, non li ringrazierò mai abbastanza»: queste le parole della giovane mamma.