Un 20enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio a Portoferraio, Livono. Il ragazzo si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della città domenica mattina, 18 febbraio, mostrando le mani macchiate di sangue e appariva visibilmente confuso. “Ho pugnalato mia madre”, ha dichiarato ai militari, prima di essere trasferito in carcere.
La vittima, una donna di 56 anni, è stata prontamente soccorsa e trasportata in codice rosso all’ospedale di Portoferraio. Fortunatamente, le sue condizioni sono state valutate come non gravi, e si prevede che si riprenderà senza subire danni permanenti.
L’aggressione è avvenuta nelle prime ore del mattino del 18 febbraio, nella loro casa situata sulla pittoresca costa dell’isola d’Elba. Il giovane avrebbe fatto irruzione nella camera da letto della madre mentre questa dormiva. Dopo averla svegliata, si è scagliato contro di lei, ferendola alla testa con un paio di forbici. Le urla della donna hanno allertato i vicini, che hanno contribuito a sventare ulteriori violenze.
La consegna del 20enne ai carabinieri
In preda alla confusione, il ragazzo ha lasciato l’abitazione e si è diretto verso la caserma locale, dove si è consegnato ai carabinieri. Inizialmente accusato di lesioni personali aggravate, la situazione è precipitata quando i militari hanno ritrovato le forbici insanguinate, nascoste tra i cespugli vicino alla loro abitazione.
Dopo ulteriori indagini, la Procura ha modificato l’accusa in tentato omicidio. Il giudice per le indagini preliminari, valutando le prove raccolte, ha convalidato l’arresto e disposto il trasferimento del giovane nel carcere di Le Sughere a Livorno. Le motivazioni dietro questo gesto estremo rimangono ancora avvolte nel mistero.
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