Una ragazza di 16 anni è stata violentata a Latina. Uno sconosciuto ha picchiato il fidanzato e poi ha rapito la giovane per abusare di lei. Il fatto è accaduto in un distretto industriale abbandonato, in zona Latina Scalo. La coppia si era appartata quando l’uomo si è avvicinato all’improvviso, che secondo il “Messaggero” era una persona senza fissa dimora. I due hanno cercato di scappare ma l’uomo li ha inseguiti fino all’auto e ha portato via la ragazza e la minicar.
Dopo che l’ha picchiato, il fidanzato della giovane è svenuto. Al suo risveglio, ha subito chiamato la polizia. La ragazza non c’era più ed era sparita insieme alla minicar. La mattina dopo, hanno ritrovato la giovane mentre vagava su una strada di campagna. Era sporca e infangata, dopo che lo sconosciuto l’aveva portata in un rifugio di fortuna, dove è stata violentata.
Hanno soccorso la sedicenne soccorsa e trasportata all’ospedale Santa Maria Goretti. La polizia sta cercando il responsabile del rapimento e della violenza. Per farlo, sta setacciando i luoghi frequentati di solito dai senzatetto. Si spera di identificare presto l’uomo per metterlo dietro le sbarre.
Questo brutale atto di violenza ha scosso la comunità locale e ha portato alla ribalta il tema della sicurezza nelle zone isolate. È importante sensibilizzare le persone sulla prevenzione dei reati di questo tipo e sulla necessità di segnalare alle autorità qualsiasi comportamento sospetto. Inoltre, è fondamentale fornire maggiori risorse alle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini.
Il sostegno psicologico è anche importante per la giovane vittima e per il suo fidanzato. È fondamentale che ricevano l’aiuto necessario per elaborare questo trauma e per superare le conseguenze psicologiche di questa terribile esperienza.
In situazioni di emergenza come questa, è importante che la comunità si unisca per sostenere le vittime e per assicurarsi che la giustizia sia fatta. Speriamo che identifichino e processino l’uomo responsabile di questo crimine per i suoi atti orribili.
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