Una violenza sessuale sarebbe avvenuta a Rimini. A denunciare l’abuso è stata una ragazza di 15 anni alla Polizia. La giovane, ha raccontato che, mentre stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con le amiche,
è stata afferrata per un braccio da un uomo e trascinata in una strada isolata dove sarebbe stata molestata. “Era un africano alto un metro e novanta, ero terrorizzata: non sono riuscita neanche a chiedere aiuto”.
Il racconto della vicenda è al vaglio degli investigatori della Squadra mobile di Rimini. La vicenda risale a qualche sera fa. La ragazzina, dopo una serata tranquilla trascorsa con gli amici, fa ritorno verso la propria abitazione.
Non sono neanche le 23 ed è a poche centinaia di metri da dove vive assieme ai suoi genitori. All’improvviso, però, da dietro un’auto in sosta sbuca lo sconosciuto. Le rivolge la parola in un italiano stentato,
forse è una proposta oscena, ma lei cerca di tirare dritto finché lui, stando al racconto dell’adolescente, la afferra per un braccio e la trascina via. Dapprima verso di sé e poi al riparo da sguardi indiscreti, ai bordi della strada,
tra una macchina parcheggiata e uno degli alberi che costeggiano il marciapiede. Una zona in penombra, rispetto all’illuminazione pubblica. Dunque avrebbe afferrato la giovane per un braccio e, dopo averla
costretta a un rapporto orale in strada, si sarebbe dato alla fuga. Una volta a casa, la ragazzina, in preda a conati di vomito, è corsa a farsi la doccia, a lavarsi compulsivamente i denti.
Nel frattempo ha scritto dei messaggi al fidanzatino, incredulo di fronte a un racconto così crudo. Infine, di fronte all’evidente disagio provato dalla figlia, confusa e sotto choc, la madre ha capito che le era successo qualcosa
di grave e l’ha accompagnata in ospedale. I poliziotti hanno sequestrato gli abiti che la minore indossava: saranno analizzati. Alle poche parole rivolte ai medici e a un primo frammentario racconto dei fatti con la descrizione dello sconosciuto,
seguirà probabilmente un interrogatorio più approfondito alla presenza di uno psicologo, così come è previsto per i minori. Il caso è affidato al pubblico ministero Davide Ercolani.